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Humanitas presenta venti volti noti per promuovere il mese della prevenzione del tumore al seno

Venti donne coraggiose: una mostra per la prevenzione del tumore al seno. "Conversiamo con Sorrisi in Rosa" celebra le protagoniste del progetto "Sorrisi in Rosa" e promuove la diagnosi precoce. Una serata di condivisione e sensibilizzazione per combattere insieme il cancro al seno

Venti donne, che hanno vinto la loro battaglia contro il cancro, prendono parte a un’esposizione che segna l’inizio del mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. L’evento “Conversiamo con Sorrisi in Rosa” è stato organizzato da Humanitas per presentare le nuove protagoniste del progetto “Sorrisi in Rosa”, attivo negli ospedali della Lombardia, del Piemonte e della Sicilia. Questo programma, avviato dalle pazienti otto anni fa, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.

La serata e gli ospiti speciali

La serata, condotta dal giornalista Umberto Brindani presso l’auditorium di Rozzano, ha visto come ospiti le fondatrici del progetto: la fotografa Luisa Morniroli e la scrittrice Cristina Barberis Negra. “Sorrisi in Rosa rappresenta un legame di amicizia. Le donne che partecipano hanno vissuto l’esperienza del tumore al seno – ha spiegato Barberis Negra -. Attraverso questi incontri, si crea una sorellanza: è un processo virtuoso di narrazione a favore della prevenzione e della condivisione”.

Pink Union e il coinvolgimento delle donne

Questo movimento fa parte di Pink Union, promossa dalla Fondazione Humanitas per la ricerca, e attualmente coinvolge 130 donne che hanno affrontato il percorso di cura presso gli ospedali e i centri Humanitas Medical Care in Lombardia, Piemonte e Sicilia. Con circa 60mila nuove diagnosi all’anno, il cancro al seno è la forma di tumore più comune in tutte le fasce d’età. “Oggi la percentuale di guarigione è notevolmente aumentata, raddoppiando rispetto agli anni Ottanta – ha affermato Corrado Tinterri, direttore della Breast Unit dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas -. Chi riceve cure in una Breast Unit ha oltre il 20% di possibilità in più di guarire rispetto a chi si rivolge a strutture non specializzate”.

Le Breast Unit e l’importanza della prevenzione

Le Breast Unit rappresentano spazi in cui un team composto da chirurghi, oncologi, radiologi, esperti in radioterapia, case manager, infermieri e psicologi unisce le forze per supportare le donne affette da tumore al seno. La prevenzione è un elemento chiave per migliorare le probabilità di guarigione. “Riconoscere la malattia in fase iniziale rende il trattamento meno gravoso”, ha dichiarato Daniela Bernardi, responsabile della Radiologia senologica e dello screening presso Humanitas. Oltre all’autopalpazione, è essenziale sviluppare un piano di prevenzione su misura, che comprenda oltre alla visita senologica anche mammografie ed ecografie, tenendo conto dell’età, della storia familiare e delle specificità di ciascuna donna, come la densità mammografica.

Partecipanti e supporto al progetto

Presenti all’evento anche Franco Nazzarena, CEO di DHL Express Italy, insieme a studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, con i quali Humanitas organizzerà laboratori per donne oncologiche. Inoltre, Norman Larocca, responsabile del marketing e della comunicazione per Acqua dell’Elba, ha confermato il suo supporto al progetto Pink Union della Fondazione Humanitas per la Ricerca, dedicato alla salute femminile, attraverso una campagna di fundraising. La fragranza sarà distribuita gratuitamente sul portale di Humanitas. Come ogni anno, il programma “Sorrisi in Rosa” offre consulti gratuiti e visite negli Humanitas Medical Care e negli ospedali, oltre a incontri educativi, camminate benefiche e percorsi artistici.

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