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Un’innovativa proposta per riempire i pronto soccorso poco utilizzati è quella di “ridistribuire i casi urgenti verso le strutture più piccole”

Equilibrare le emergenze nei pronto soccorso lombardi per ridurre il divario con Niguarda e garantire cure equivalenti a pochi chilometri di distanza. Anticorpi monoclonali gratuiti per prevenire bronchioliti infantili

L’obiettivo è cercare di ‘equilibrare le emergenze’ tra i vari pronto soccorso della Lombardia, per ridurre il divario con strutture di secondo livello come Niguarda, che si occupa di casi complessi e affronta annualmente tra ’60 e 70 mila visite di tutti i codici’ rispetto ad altri pronto soccorso limitrofi, che hanno accessi che si aggirano intorno a ‘cinquemila’ o ‘diecimila’, sotto le soglie fissate nove anni fa dal ministero della Salute per i 24 reparti d’emergenza della regione.

Non intendiamo chiudere i pronto soccorso con accessi ridotti – ha sottolineato ieri l’assessore al Welfare Guido Bertolaso – ma vogliamo incentivare che alcuni pazienti di Niguarda possano ricevere cure equivalenti a pochi chilometri di distanza. In che modo? Gestendo il flusso delle ambulanze e indirizzando chi arriva autonomamente ‘tramite il numero 116-117, la guardia medica. Non abbiamo in programma di chiudere niente; è chiaro, però, che se qualche pronto soccorso resta vuoto non ha senso mantenerlo aperto senza logica. Ma ci impegneremo a capire le cause e a riorganizzare il sistema affinché certe soglie vengano raggiunte’.

Gestione del flusso delle ambulanze e indirizzamento tramite il numero 116-117

Nel frattempo, Bertolaso ha manifestato soddisfazione per l’arrivo degli anticorpi monoclonali per prevenire le bronchioliti causate dal virus respiratorio sinciziale (Rsv), che, come ricorda, ‘riempivano i pronto soccorso infantili’. A partire da novembre, questi saranno disponibili presso ospedali e pediatri di base ‘per essere somministrati gratuitamente ai neonati che ne faranno richiesta’, come deciso dalla Regione Lombardia un mese fa con una delibera approvata in Giunta senza i voti di FdI.

I ministeri dell’Economia e della Salute hanno recentemente autorizzato l’estensione di questa iniziativa su tutto il territorio nazionale: ‘Abbiamo lottato e ottenuto una vittoria, riuscendo a superare numerosi ostacoli per coprire le spese di questi medicinali vitali con il fondo sanitario’.

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