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Milano, il cambiamento di via Gluck: “B&B e nuova popolazione. Un tempo ci conoscevamo tutti.”

Via Gluck: una strada trascurata ma con sforzi di miglioramento e la necessità di coinvolgimento dei residenti

Milano – “Via Gluck è considerata oggi una delle strade più trascurate d’Italia”. A esprimere questo giudizio undici anni fa fu lo stesso Adriano Celentano, noto per aver dedicato a questa via un celebre brano del 1966, un inno contro l’urbanizzazione che devasta il paesaggio e i legami sociali.

Infatti, via Gluck appare come un’area quasi dimenticata, a breve distanza dalla Stazione Centrale. Si presenta lunga e angusta, costellata di parcheggi, adornata da un murales e da alcune storiche case di ringhiera, ed è abitata principalmente da arabi, cinesi e turisti.

“Un tempo era come un ‘piccolo paese’ dove tutti si conoscevano – racconta Giancarlo Torrisi, residente da quarant’anni – Oggi non riconosci nemmeno l’inquilino accanto, visto il continuo cambio di affittuari e la proliferazione di B&B, al posto di negozi di alimentari e ortolani”.

Tuttavia, ci sono stati sforzi significativi per migliorarla. “Dieci anni fa era in condizioni pessime – dichiara Sebastiano Lo Monaco, gestore di un bar all’inizio della strada – Abbiamo lavorato per abbellirla e fatto rimuovere un bagno pubblico frequentato da prostitute. Servirebbe però una maggiore partecipazione da parte di chi abita qui: chi vive in via Gluck non è realmente coinvolto nella vita del quartiere”.

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