Rete ferroviaria italiana: ritardi costanti sulla tratta Induno-Varese mettono a rischio la puntualità dei pendolari

Siamo di fronte a una situazione ricorrente: nonostante le molte richieste, Rete ferroviaria italiana ignora l’idea di ampliare o, almeno, di istituire un Posto di Movimento lungo il percorso che collega Induno Olona a Varese. La linea, modernizzata tra il 2009 e il 2017, presenta un doppio binario per la maggior parte del suo tragitto, tranne che nel tratto tra Induno e Varese, rimasto a binario unico. Questo determina un vero e proprio collo di bottiglia. Di conseguenza, il Regio Express da Milano affronta ritardi oscillanti tra i 5 e i 10 minuti, poiché a Induno deve fermarsi e attendere l’arrivo del treno da Varese prima di ripartire. È importante notare che, ogni 30 minuti, il treno proveniente da Milano deve incrociarsi a Induno Olona con il Regio Express in partenza da Porto Ceresio verso Milano: questo incrocio genera una sosta, contribuendo ai ritardi per l’arrivo a Varese. Inoltre, il treno suburbano S40, diretto da Varese a Como, spesso deve pazientare a causa di questi inconvenienti prima di partire, portandolo a viaggiare in ritardo. Speriamo che Rfi consideri l’appello per il raddoppio della tratta Induno-Varese.
La nostra fonte, un lettore affezionato, sottolinea i ritardi che variano tra i 5 e i 10 minuti. Alcuni potrebbero pensare che si tratti di un tempo trascurabile, ma non è così. La vita di un pendolare include anche questi ritardi: sebbene non siano particolarmente gravi in sé, diventano significativi se accadono con regolarità, giorno dopo giorno. Si tratta di un accumulo che intacca una parte importante dell’esistenza di chi si sposta per motivi di lavoro. Non è solo una questione di parole.