In Lombardia, inizia la vaccinazione per i neonati del 2024 contro il virus Rsv, riducendo le bronchioliti e i ricoveri ospedalieri

Oggi ha avuto inizio anticipato in Lombardia il programma di vaccinazione per i neonati del 2024, utilizzando un anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale Rsv, responsabile della maggior parte delle bronchioliti nei bambini. “Grazie alla pianificazione degli acquisti realizzata a luglio”, afferma l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, “abbiamo potuto rendere disponibili le dosi necessarie per avviare la vaccinazione, con i primi interventi già svolti questa mattina presso l’Asst di Crema.”
Le forniture del farmaco
In questi giorni, come riportato da Palazzo Lombardia, sono in corso le forniture del farmaco nelle dosi più elevate (100 mg), destinate ai bambini che pesano almeno 5 kg, di solito a partire dai 2-3 mesi di vita. Le dosi per i piccoli sotto i 5 kg (dosaggio di 50 mg) arriveranno, come previsto, entro la fine di ottobre. Per i neonati che nasceranno tra l’1 novembre 2024 e il 31 marzo 2025, la profilassi sarà somministrata direttamente nei punti nascita prima della loro dimissione dall’ospedale.
Ricoveri ospedalieri
Nel 2023, in Lombardia, sono stati registrati 3.024 ricoveri ospedalieri per infezioni causate dal virus Rsv, coinvolgendo bambini di età compresa tra 0 e 12 mesi. Tra questi, 3.019 erano neonati di meno di sei mesi, un gruppo particolarmente suscettibile a gravi complicazioni. Bertolaso evidenzia che studi scientifici robusti suggeriscono che l’immunizzazione di tutti i neonati del 2024 potrebbe portare a risultati positivi. Una ricerca realizzata in Francia, Germania e Regno Unito ha dimostrato che i bambini che hanno ricevuto un trattamento hanno avuto un numero di ricoveri per infezioni respiratorie inferiori rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto. In Galizia, durante la campagna 2023-2024, sono stati vaccinati 13.483 bambini, con una diminuzione significativa dei tassi di ospedalizzazione. Un risultato simile è stato osservato lo scorso anno in Valle d’Aosta, dove è stata attuata una profilassi universale per neonati e bambini.