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Rozzano risponde a Fedez: “Questo non è il Bronx”

Rozzano: una comunità resiliente che sfida gli stereotipi e promuove valori di integrità, solidarietà e crescita dignitosa

Fedez ha scatenato un vivace dibattito con la sua affermazione su Rozzano, “La nostra città non è un Bronx”. La reazione delle autorità locali e della comunità è stata immediata e decisa, a seguito delle dichiarazioni fatte dal famoso rapper, che lo scorso 22 aprile ha parlato durante un episodio avvenuto al locale milanese “The Club“, in seguito a una litigata con Cristiano Iovino, personal trainer di celebrità. Il rapper, originario di Rozzano, ha espresso frustrazione dicendo: “Lasciatemi stare, che l’ammazzo: io sono di Rozzano!”. Queste parole hanno riaperto sul web e sui media un acceso confronto sulla reputazione di Rozzano, spesso rappresentata come un’area problematica, caratterizzata da fenomeni di spaccio, degrado urbano e delinquenti, con quartieri popolari e alti tassi di abbandono scolastico. Tale rappresentazione ha sollevato le ire degli abitanti e del sindaco Gianni Ferretti, che in un videomessaggio ha affermato: “Basta con i luoghi comuni, ci opporremo a queste stigmatizzazioni”. Ferretti ha sottolineato che la maggior parte dei residenti è composta da persone rispettabili. Inoltre, ha evidenziato l’importanza del quartiere popolare più grande d’Italia e uno dei maggiori in Europa (con 14.500 abitanti negli edifici Aler), argomentando che i problemi di Rozzano non la rendono diversa da altre città italiane. Ha anche messo in luce le eccellenze locali, come la biblioteca di Cascina Grande, l’Osservatorio astronomico e il castello visconteo, ribadendo che “Questa è la vera Rozzano che desideriamo far conoscere, non quella dipinta come centro della malavita”.

La risposta del sindaco e della comunità

Un gruppo di esponenti della comunità di Rozzano, tra cui il sindaco, ha firmato una lettera aperta in cui ribadiscono alcuni punti fondamentali. Parroci, dirigenti scolastici e presidenti di associazioni si uniscono nel sottolineare che la comunità è composta da individui che operano con integrità, si prendono cura dell’ambiente in cui vivono e crescono i propri figli in maniera dignitosa e corretta. Il quartiere Aler non è definibile come un ghetto; al contrario, si tratta di una comunità che si fonda su valori di condivisione, umanità, rispetto e solidarietà. Sebbene Rozzano, come molte altre città, presenti delle sfide e dei problemi, gli abitanti affrontano queste difficoltà con determinazione, responsabilità e ottimismo, senza tirarsi indietro.

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