×

La “Mantide di Parabiago” afferma di non avere colpe

La "Mantide di Parabiago" nega ogni coinvolgimento nella morte del partner e svela un possibile complotto. Indagini in corso per svelare la verità

La donna nota come “Mantide di Parabiago”, Adilma Pereira Carneiro, si difende affermando la sua completa innocenza. Interrogata dal pm Ciro Caramore della procura di Busto Arsizio, ha dichiarato di non essere stata coinvolta nell’organizzazione della morte del suo partner, Fabio Ravasio. La Carneiro continua a ribadire di non aver avuto alcuna intenzione di tendere un agguato a Fabio e di non essere a conoscenza del complotto che ha determinato la sua morte.

Tuttavia, secondo le forze dell’ordine e gli inquirenti, Adilma sarebbe la principale artefice dietro l’omicidio di Fabio, il quale è stato investito da un’auto pirata il 9 agosto scorso mentre si dirigeva a casa in bicicletta. Si sospetta che l’incidente sia stato orchestrato per appropriarsi dell’eredità del 56enne, proprietario di un negozio Mail Boxes a Magenta, il cui patrimonio è stimato in circa 3 milioni di euro. Durante l’interrogatorio, ha addossato la responsabilità del delitto al suo amante, Massimo Ferretti.

In aggiunta alla vicenda di Fabio Ravasio, la morte di Michele Della Malva, un suo ex compagno e padre di tre dei suoi figli, avvenuta nel 2011, emerge come un dettaglio che complica ulteriormente la situazione. La procura di Busto Arsizio sta ora considerando di trasferire i documenti alla procura di Milano per ulteriori indagini.

Leggi anche