Operazioni illecite in crescita: Milano al secondo posto per attività finanziarie sospette legate alla mafia. La situazione mafiosa nella città e la sfida di contrastare la criminalità organizzata
Operazioni sospette legate alla mafia: Milano seconda in Italia
Roma si posiziona al primo posto. Questa è la graduatoria delle città italiane.
Le organizzazioni mafiose hanno gradualmente penetrato diversi ambiti dell’economia e della finanza. Questo fenomeno è evidenziato dai risultati di uno studio condotto dal centro ricerche Unimpresa, che colloca Milano al secondo posto per la presenza di attività finanziarie illecite. Tra il 2022 e il 2023, i casi di riciclaggio sospetti sono aumentati dell’85%. Sebbene le segnalazioni, generalmente inviate dalle istituzioni bancarie, abbiano mostrato una diminuzione di circa il 3% nell’ultimo anno, passando da 155 mila a 150 mila, quelle attribuibili a tali gruppi criminali sono salite da 22.654 nel 2021 a 28.688 nel 2022, fino a raggiungere le 53.046 nel 2023.
La situazione mafiosa a Milano
Nella classifica stilata da Unimpresa, Roma svetta con 5.451 operazioni di denaro legate a organizzazioni mafiose, che rappresentano il 10% del totale nazionale. Milano, con 5.196 segnalazioni, si attesta al 9,8%. Napoli completa il podio con 5.135 movimenti, pari al 9,7% della totalità.
“I capoluoghi di regione di Lazio, Lombardia e Campania raccolgono circa un terzo delle operazioni di denaro sporco riconducibili alla criminalità organizzata. In località come Reggio Calabria, Caserta e Napoli, la percentuale di segnalazioni mafiose supera o si avvicina al 50%: un chiaro indicativo di una situazione grave e persistente,” affermano da Unimpresa. Nella città di Milano la percentuale si attesta al 34%.
La criminalità organizzata è radicata nell’economia legittima, e la vera sfida del Paese consiste nel contrastare le mafie a tutti i livelli e in ogni territorio. È necessaria una collaborazione immediata tra governo, magistratura, forze dell’ordine e istituzioni finanziarie, come sottolinea la presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. Non possiamo girarci dall’altra parte di fronte a tale questione. Le organizzazioni criminali si dimostrano tra i più abili e competenti utilizzatori delle strategie finanziarie, rendendo le indagini via via più intricate, ma è fondamentale non perdere la determinazione.