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Alla festa in villa per Santo Stefano, tra gli ospiti presenti, si fa notare anche Lazza, un legame interessante con Lucci e il mondo dei rapper della Sud

Telecamere di Polizia registrano l'arrivo di sostenitori del Torino e di Lazza presso la residenza del leader della Curva Sud, Luca Lucci. Indagini rivelano possibili legami imprenditoriali nel campo musicale

Le telecamere della Polizia monitorano il passaggio delle automobili davanti alla residenza di Scanzorosciate, dove vive il leader della Curva Sud, Luca Lucci, insieme alla sua famiglia. Tra le 12:02 e le 12:20, due sostenitori fedeli del Torino, Rosario Calabria e Daniele Cataldo, fanno il loro ingresso. Alle 12:25 è il momento di un altro collaboratore, Luciano “Ciano” Romano, uno dei fermati durante l’operazione “Doppia Curva”, che ha colpito i gruppi di tifosi organizzati della squadra rossonerazzurra. Infine, alle 13, si presenta Islam Hagag, noto anche come Alex Cologno, molto vicino a Fedez.

Presenza di Lazza

Alle 14:53, tra gli ultimi a giungere, si presenta un uomo che gli inquirenti identificheranno come Jacopo Lazzarini, sceso da una Porsche verde militare. Si tratta del cantante Lazza, il quale, è importante sottolinearlo, non ha alcun legame con le indagini. Tuttavia, la sua presenza presso la residenza di Lucci durante le festività natalizie conferma quanto riportato dal gip Domenico Santoro nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla polizia il lunedì precedente: “Le indagini tecniche hanno rivelato le aspirazioni imprenditoriali di Lucci: la sua posizione di leader della Curva Sud gli ha permesso di costruire, in particolare con artisti italiani famosi (Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun, Guè Pequeno), collaborazioni lavorative nel campo musicale. Questo gli ha consentito di incrementare enormemente i suoi profitti, con poche verifiche, avviando trattative preliminari per gestire i concerti di questi artisti, sia in Italia (specialmente in Calabria) che all’estero, sfruttando l’intraprendenza del suo stretto collaboratore Islam Hagag, già in contatto con vari imprenditori del settore, molti dei quali calabresi”.

Discussione con Fedez

Il nome di Lazza era già emerso in una discussione fra Lucci e Fedez, in cui quest’ultimo chiedeva un supporto per promuovere il marchio di birra Boem durante le partite allo stadio Meazza. Fedez proponeva: “Se avete una società di consulenza con cui possiamo collaborare, perché non affidarvi la distribuzione di Boem? Dentro lo stadio… e guadagnate una percentuale… capisci? E potrebbe essere utile anche contattare i vari chioschi, insomma… per avere una distribuzione più diffusa durante gli eventi! Altrimenti, è tutto molto bello, ma sarebbe uno spreco…”.

In un altro frangente, Fedez aveva nuovamente menzionato Lazza in relazione a una lite (seguita da una sorta di vendetta) con il personal trainer Cristiano Iovino al The Club. In una telefonata intercettata con Lucci, l’ex Ferragnez parlava del concorrente Tony Effe, con cui in seguito avrebbe avuto uno scambio di insulti: “Insomma, ora Lazza ha preso una piega negativa, mi ha detto… cioè, gli ha scritto dicendo…”. “Sì, fai attenzione a Lazza, lo so anch’io che lui non gli ha dato risposta!” replicava Lucci. “No, no – continuava Fedez –. Gli ha detto, se ci sono problemi ne parliamo, ma scusami… non è possibile, far brutto a Lazza significa far brutto a mio figlio, ma ti sembra giusto!?”

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