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I sostenitori della causa palestinese si riuniscono a Milano in commemorazione del 7 ottobre

Sostenitori della causa palestinese si riuniscono a Milano per manifestazione e assemblea universitaria

I sostenitori della causa palestinese si riuniscono a Milano il 7 ottobre

Una manifestazione e una riunione sono previste nella mattina all’Università Statale

“Ritorna l’intifada universitaria alla Statale”, annuncia il gruppo dei Giovani Palestinesi di Milano sui social media. In concomitanza con l’attacco di Hamas contro Israele avvenuto un anno fa, è stata organizzata una protesta all’interno dell’ateneo milanese. Il raduno è fissato per le 10, seguito da un’assemblea aperta alle 12.30 “per pianificare le attività di questo anno accademico”, scrivono.

Rivendicazioni

“Abbiamo tre punti centralissimi”, spiegano. Il primo, che considerano “inequivocabile e non soggetto a trattativa”, è il “boicottaggio accademico di Israele”, che tradotto significa “assenza di ricerca, di scambi culturali e di collaborazioni con atenei di Israele”. La medesima richiesta si estende anche alle aziende, dunque nessun accordo con entità “complici del sionismo e dei crimini contro l’umanità: chi sostiene la repressione e la violenza contro il popolo palestinese non deve occupare spazi nelle nostre università, nella nostra società”. Infine, viene lanciato un appello contro la “militarizzazione” delle università. I Giovani Palestinesi affermano: “Desideriamo università libere, luoghi di riflessione critica, di formazione politica antifascista e antisionista, non centri di addestramento per strumenti del capitalismo e dell’imperialismo”.

Un momento di commemorazione a Milano.

Oggi si svolgerà una cerimonia in memoria degli eventi accaduti un anno fa, presso la Sinagoga. Saranno presenti anche rappresentanti della Comunità ebraica milanese. In merito a questo si è pronunciato il consigliere comunale Carlo Monguzzi, il quale ha dichiarato: “Condannare il 7 ottobre e i responsabili di Hamas, nonché richiedere il rilascio degli ostaggi, è assolutamente giusto. Tuttavia, è inaccettabile ignorare la morte di 20mila bambini vittime delle bombe del governo di Netaniahu. È insensato non richiedere un immediato cessate il fuoco”. Monguzzi ha aggiunto di schierarsi sia con il popolo palestinese che con quello ebraico, sottolineando che è fondamentale che la Comunità Ebraica di Milano prenda una posizione critica nei confronti del governo israeliano e richieda l’interruzione delle ostilità, criticando i leader della comunità per l’atteggiamento arrogante e le valutazioni parziali che fanno su chi considerano “buono” o “cattivo”, guardando solo un lato della storia.

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