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La Curva Nord dell’Inter ha commentato: “La deriva è frutto della nostra superficialità”. In questo modo, il tifo si è riorganizzato: è stato istituito un nuovo direttivo, sono stati creati striscioni e si è assistito al ritorno dei gruppi

Milano – La Curva Nord dell’Inter ha espresso la propria posizione in seguito all’inchiesta relativa alle curve. In un comunicato diffuso sui social, la Curva ha dichiarato: “È importante riconoscere che la situazione difficile in cui ci siamo trovati è in parte il risultato della nostra disattenzione nel seguire l’organizzazione e la gestione finanziaria della Nord”. Hanno aggiunto: “L’ondata mediatica e giudiziaria che ha colpito la Nord ha seriamente minacciato 55 anni di storia ultras. Tuttavia, il nucleo della Nord sta dimostrando una resilienza notevole e stiamo affrontando questa sfida con una maggiore consapevolezza degli errori passati.”

Riguardo la struttura organizzativa
“La Nord ha sempre distribuito i propri ricavi tra i vari gruppi presenti, che si autofinanziavano vendendo gadget e adesivi, così da alleggerire le spese di trasferta per gli affiliati, contribuire a coreografie e coprire i costi per attrezzature come tamburi, megafoni e bandiere,” ha continuato la Curva. “Questa modalità operativa ed economica era simile a quella di altre curve, ma qual è stato il fattore scatenante di un aumento economico che ha suscitato invidie e aspirazioni di sfruttamento? La nostra situazione è cambiata quando la gestione dei biglietti, dei materiali e dei contributi è stata centralizzata in poche mani, che controllavano tutti gli aspetti finanziari. Questo nuovo modello di gestione, avviato post-pandemia, ha consentito a un ristretto numero di persone di maneggiare somme sempre più elevate, grazie anche all’unificazione della curva sotto un unico stendardo che rappresentasse il movimento ultras nerazzurro.”

**L’evoluzione del potere centralizzato**

“I processi di ‘centralizzazione del potere’ sono passati inosservati anche per i membri più attivi, che, pur non avendo più accesso diretto ai bilanci, continuavano a usufruire dei servizi forniti da chi orchestrava le dinamiche della curva. Questi servizi includevano facilitazioni come la priorità nell’acquisto dei biglietti di trasferta e il sostegno finanziario per le coreografie. La percezione di un funzionamento ottimale, accompagnata da risultati brillanti della squadra e dalla gestione efficace della curva da parte dei responsabili, ha creato l’illusione di un perfetto equilibrio senza che si comprendesse realmente a cosa si stesse contribuendo. Chi guidava la curva, con l’approvazione dei membri inconsapevoli, ha guadagnato una libertà totale nella creazione di materiale, nella raccolta di fondi, nelle sponsorizzazioni e nella determinazione della quota da aggiungere per la distribuzione dei biglietti. Attività di questo tipo non hanno mai toccato neanche i membri più vicini alla dirigenza, che, grazie a notevoli abilità nel promuovere il ‘brand’ Curva Nord, hanno visto crescere i ricavi in modo esponenziale. Inoltre, nessuno era a conoscenza dei profitto attribuibili ad altre iniziative, lasciando tutti sbalorditi dall’emergere di certe informazioni come riportato dai media.”

### I biglietti

I biglietti richiesti tramite i normali canali di vendita dell’Inter venivano regolarmente pagati. L’unico beneficio fornito dalla società, per questioni di ordine pubblico e organizzativo, era quello di avere un canale prioritario per l’acquisto dei biglietti, permettendo così ai tifosi più fedeli di essere sempre presenti e di sostenere la squadra, come riportato dalla Curva nerazzurra. “Questo ‘servizio’ era gestito da un’organizzazione che operava attraverso il canale prioritario concordato con la società. I gruppi avevano la possibilità di applicare un sovrapprezzo sul prezzo di base dei biglietti, somme che venivano accantonate dalla curva per far fronte a eventuali spese comuni straordinarie, come la tutela legale per i tifosi, lo stoccaggio di materiali e il noleggio di mezzi per le coreografie”, hanno aggiunto.

### Il nuovo corso

“La Nord ha effettuato una riorganizzazione, azzerando il sistema economico della curva e tornando a una suddivisione in gruppi che coordinano il tifo seguendo la propria geografia e occupando nuovamente i settori tradizionalmente assegnati nel Secondo Anello Verde. La gestione del tifo sarà condivisa da un direttivo, composto da un rappresentante per gruppo, e non ci sarà più un servizio di biglietteria. Pertanto, i biglietti, in particolare per le trasferte, dovranno essere acquistati in modo autonomo dai partecipanti”, ha comunicato la Curva nerazzurra.

Con questa nuova organizzazione e la chiara distribuzione dei compiti, siamo convinti che la Nord non sarà più vulnerabile a speculazioni e opportunismi, riportando l’attenzione sul merito piuttosto che sul guadagno – afferma il gruppo dei tifosi organizzati. In merito agli striscioni durante le trasferte, la Nord sarà rappresentata dal vessillo Secondo Anello Verde. Per le partite in casa, considerando il divieto imposto dalla questura sugli striscioni Old Fans, Boys Viking e Brigata, che sono legati a specifici indagati, tutti i gruppi hanno deciso di unirsi dietro uno striscione unificato. Si richiederà l’autorizzazione necessaria per l’evento del 28 ottobre, il quale sarà un forte richiamo alla nostra identità e al nostro passato: “Dal 1969… Uniti, fieri e mai domi”.

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