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Daspo per i tifosi violenti: esclusi dagli stadi per un decennio

È stata avviata l’emissione di 24 Daspo da parte del questore di Milano, Bruno Megale, come risultato di un’indagine sugli ultras di Milan e Inter, i quali sono stati arrestati lunedì. Questi provvedimenti vietano l’accesso agli eventi sportivi per un periodo compreso tra 3 e 10 anni. Si prevede che in breve tempo arrivino ulteriori misure restrittive.

La Commissione parlamentare Antimafia ha annunciato l’intenzione di acquisire la documentazione relativa all’inchiesta, e la richiesta è già stata presentata. Nelle prossime settimane si valuterà la possibilità di audizioni sul tema. Nel frattempo, il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha discusso con gli avvocati di Milan e Inter riguardo al procedimento di prevenzione che coinvolge le due società, attualmente non sotto indagine. L’obiettivo fondamentale è interrompere i legami tra gli ultras e le loro attività illecite, cercando di proteggere l’integrità dei due club. Gli interrogatori di garanzia sono in programma.

Negli ultimi due giorni, il giudice per le indagini preliminari di Milano, Domenico Santoro, ha effettuato l’interrogatorio di garanzia per un totale di tredici dei diciannove soggetti arrestati lunedì mattina. Mercoledì sono stati interrogati otto ultras attualmente in custodia cautelare in prigione. Tra questi figura Andrea Beretta, già accusato dell’omicidio di Antonio Bellocco, e il fratello di Francesco Lucci, l’ex leader della Curva sud. Oggi, il giudice ha ascoltato altri cinque indagati, tra cui Marco Ferdico e Luca Lucci, rispettivamente rappresentanti delle curve Nord e Sud. Tutti gli accusati hanno scelto di non fornire risposte. I tre ultras rimanenti saranno sentiti domani, insieme a tre persone agli arresti domiciliari, tra cui Gherardo Zaccagni, un imprenditore attivo nel settore dei parcheggi.

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