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A San Siro, i gruppi di tifosi riescono a guadagnare in modo illegale 300 euro al minuto, mentre addirittura il Comune trae benefici da questa situazione

Per assistere a un derby a San Siro, bisogna essere disposti a pagare anche 72 euro per il parcheggio e, purtroppo, tornare a casa con un risultato deludente. È una scelta che riguarda non solo gli interisti, ma anche sostenitori di altre squadre come il Milan, la Juventus e la Roma, oltre a turisti e famiglie con bambini. Molti si ritrovano a lasciare l’auto nell’unico parcheggio pubblico vicino allo stadio, con 30 euro che vanno a finire nelle mani dei parcheggiatori abusivi e 42 euro che sono una multa per il Comune. Eppure, con poche monete si potrebbero evitare questi costi: bastano 1,20 euro all’ora al parchimetro, pari a 2 euro e 40 centesimi per un’intera partita, come riportato su un cartello piuttosto rovinato.

La situazione intorno agli ultras, sotto indagine da parte della Procura di Milano, è emblematicamente rappresentativa: mentre la città si prepara ad ospitare le Olimpiadi invernali tra poco più di un anno, permette che i tifosi continuino a subire queste ingenti spese insensatamente.

A farla da padroni sono figure come il Cassiere, il Bigliettaio, Ricciolo e, in secondo piano sotto il riparo dell’Ippodromo, il Direttore. Li scrivo in maiuscolo perché, dopo aver trascorso quattro partite tra di loro come osservatore, sono divenuti i protagonisti di questo thriller legale che è stato registrato dalle telecamere nascoste di Today.it e Striscia la notizia. Potrete vedere il video completo con Moreno Morello alla fine di questa indagine.

Tutti sono così evidenti e accettati. Le pattuglie della polizia si trovano sempre ferme alla rotonda a soli 30 metri. Proprio così, immobili. In ogni partita, le forze dell’ordine sono in continua circolazione. Gli addetti al controllo del parcheggio dell’Atm compaiono solo quando gli abusivi se ne sono andati. E poi multano gli automobilisti convinti di aver regolarmente pagato il parcheggio. Totale: 30 euro di contravvenzione, più 42 euro per il verbale digitale. Ovvero, senza il cortese biglietto sotto il tergilunotto. La sanzione arriverà a casa dopo due mesi, comprensiva delle spese di notifica.

Il Cassiere, il Bigliettaio, Ricciolo e il Direttore sono sempre presenti. Anche la sera della partita Inter-Stella Rossa, dopo gli arresti legati alla mafia e altri reati gravi che hanno interessato le curve della città. Fanno fermare le auto. Ricevono 30 euro. Rilasciano una ricevuta falsa e allontanano i pochi che si oppongono al pagamento.

Solo quando Moreno Morello, inviato di Striscia, entra in scena con il suo operatore a poca distanza, compaiono all’improvviso due agenti in borghese con il distintivo al collo. Portano via il Bigliettaio e un terzo agente costringe il Cassiere a scendere dallo scooter, pronto a dileguarsi. Li conducono via, forse per identificarli. Tutto sotto gli occhi delle nostre telecamere. La faccia di Milano, almeno per quella sera, è salva. Tuttavia, la mazzetta di soldi guadagnati illegalmente è rimasta nello scooter.

La sera della partita Milan-Liverpool, il 17 settembre, alcuni custodi abusivi bloccano l’accesso al parcheggio per tutte le vetture. Il parcheggio adiacente, regolarmente gestito dal Comune, ha un costo di 40 euro e risulta già completo. Gli sfruttatori propongono uno sconto di 10 euro, incassando il resto in contante. “Hai bisogno di un posto? Scendi qui. Trenta euro”, dice IL “Bigliettaio”, che si presenta al finestrino di un SUV con un bel mazzo di ricevute false nella mano sinistra. Queste sembrano ufficiali e gli automobilisti, convinti, le posizionano sul cruscotto. Ecco un esempio di ricevuta: “Parcheggio veicoli privato e riservato (a 2, 3 e 4 ruote)”, con il numero seriale: 05606. Non viene indicata né la data, né l’ora o la targa del veicolo. Viene solo annotato l’importo: 30 euro. Tuttavia, se il conducente sembra benestante, il costo sale a 40 euro. Ma questi soldi vengono richiesti o estorti?

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