Milano, 2 ottobre 2024 – Poco prima delle 20 del 29 ottobre 2022, Vittorio Boiocchi si dirige verso casa a bordo dello scooter di un tifoso della Nord. Scende dal mezzo, saluta e inizia a fare strada verso il portone della sua abitazione in via Fratelli Zanzottera. Due uomini armati lo attendono a bordo di una Kawasaki Ninja nera: il passeggero scende, si avvicina e apre il fuoco con cinque colpi di pistola. Due dei proiettili colpiscono il bersaglio: il noto ‘Zio’, trasportato in gravissime condizioni, perde la vita in ospedale. La notizia si diffonde rapidamente da Figino allo stadio Meazza, e i capi della Nord reagiscono ponendo fine alla presenza nel secondo anello verde. Questo gesto è un tributo al leader ucciso. Nelle ore successive, inizia la lotta per il potere vacante. I documenti dell’inchiesta condotta dalla DDA e dalla Squadra mobile, che ha smantellato le due curve poco tempo fa, rivelano che gli Irriducibili, un gruppo di estremisti di destra legato agli Hammerskin e al movimento Lealtà-Azione, sono i primi a provare a prendere il posto di Boiocchi. Stefano Del Miglio e Giacomo Pedrazzoli chiedono chiarimenti alla cassiera Debora Turiello e scoprono un presunto buco di 13mila euro: inizialmente si suppone si tratti di un errore da parte della ricevitoria che ha emesso i biglietti, ma successivamente emerge l’ipotesi di un coinvolgimento di Andrea Beretta, il braccio destro di Boiocchi.
Il nuovo “leader”
In pochi attimi, ‘Berro’ sconvolge la situazione: durante la prima riunione del comitato, impossibilitato a partecipare per via delle restrizioni, nomina come rappresentanti Maurino Nepi e Marco Ferdico. Nepi è il noto cantante della curva nord, mentre Ferdico è un nome poco conosciuto, appartenente al gruppo dei Viking, ma privo di ruoli attivi in precedenti occasioni. Il 13 novembre 2022 segna la sua ufficiale ascesa, quando appare vicino alla barriera nel settore ospiti durante la partita Atalanta-Inter: Marchino è proclamato nuovo leader degli ultrà. Tuttavia, un evento significativo è avvenuto il giorno precedente: le intercettazioni rivelano l’arrivo di un nuovo soggetto nella scena.
Il suo nome è Antonio Bellocco, membro della nota famiglia di ’ndrangheta della regione di Gioia Tauro, già condannato a nove anni per mafia. Le autorità stanno scoprendo che, sotto osservazione, l’individuo sta progettando di trasferirsi a Milano. Per gli investigatori di via Fatebenefratelli, sotto la direzione del capo Alfonso Iadevaia e dei funzionari Nicola Lelario e Marcello Nunziato, la situazione diventa un campanello d’allarme: sembra che Beretta e Ferdico abbiano trovato una sorta di “sostegno esterno”, un’importante “protezione” da un esponente del crimine organizzato. Totò u Nanu si muove rapidamente e si reca a casa di Domenico Bosa, noto come Mimmo Hammer, ritenuto vicino ai Pompeo di Bruzzano e a capo degli Hammerskin. Questo “calabrese deciso” (copyright Del Miglio) comunica esplicitamente la sua volontà di ottenere un’influenza predominante in curva. Gli altri sembrano titubanti, poiché vogliono chiarire chi ci sia dietro a queste dinamiche.
### L’ultimatum
Nel frattempo, Beretta intraprende un’altra azione: ordina ai leader dei vari gruppi ultrà di presentare i loro striscioni entro le 16 del 16 novembre. L’intenzione è quella di riunire tutti sotto un’unica “pezza”, quella di “Curva Nord Milano 1969”, ispirata al modello rossonero. E così avviene. Proprio il 16, si svolge un incontro tra Bellocco e Beretta: “Con te al mio fianco – afferma il primo – due persone… già due non le citiamo… già due… potremmo causare un gran caos”. U Nanu precisa il contenuto del suo colloquio con Bosa: “Gli ho mostrato l’album… gli ho scattato una foto di famiglia”, alludendo a legami familiari significativi (“Mia madre ha scontato 25 anni di carcere, con 16 di 41-bis!”). Gli Irriducibili tentano di resistere: Bosa, secondo le informazioni, tenta di contattare altri calabresi per fermare l’ascesa di Bellocco, ma alla fine prevale quest’ultimo. La sintesi si riassume in un messaggio che Beretta manda a Pedrazzoli: “Voi potete sempre venire allo stadio come ospiti, sottolineo come ospiti; figurati se io vi escludo dallo stadio, possono entrare tutti, ma sappiate… siete ospiti”.
**L’Allontanamento degli Irriducibili**
Gli Irriducibili si ritrovano fuori dal secondo anello verde dello stadio, costretti a spostarsi verso l’altra estremità, nel settore blu, tradizionalmente riservato agli ultras del Milan. Questa è una trionfo per Bellocco, che in seguito tornerà a discutere con chi ha perso per tentare di riportarli. Ma prima chiarisce una questione fondamentale: “Moltissimi si sono avvicinati a voi, ben 187 famiglie hanno confuso la reale situazione, legandosi ai membri di San Luca… Santo Stefano… la situazione lì era un po’ complicata”. In altre parole, hanno cercato di coinvolgere altre famiglie per ostacolarmi. Il compito di Totò, però, è quello di tenere lontano chiunque dalle attività del Meazza. Fino al 4 settembre 2024, data in cui Beretta lo ucciderà a Cernusco sul Naviglio. Un agguato che lo colpirà con undici coltellate tra cuore e gola, ponendo fine a un dominio che sarebbe crollato comunque due settimane più tardi, travolto da indagini della Polizia e dell’Antimafia.