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S’indaga sul cartello ostile contro Liliana Segre per possibile ‘razzismo’

Un’indagine è stata avviata sulla possibile incitazione all’odio razziale contro Liliana Segre, secondo quanto riportato dalla Procura di Milano. Le prime denunce relative agli eventi di sabato scorso sono state fatte e la procura è al lavoro su un dossier rivolto alla propaganda e all’incitazione alla discriminazione razziale, etnica e religiosa. Durante una manifestazione di solidarietà alla Palestina, venne esposto un cartello che mostrava il volto della senatrice Segre e del ministro Guido Crosetto, etichettati come ‘agenti sionisti’.

Le informazioni rilasciate dalla Digos hanno rivelato due nomi che saranno presto registrati come indagati. Uno di essi è Chef Rubio, accusato di aver incitato gli altri partecipanti alla manifestazione a contrassegnare con spray le case di chi appoggia Israele.

Il presidente della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, si è espresso in maniera critica su quanto accaduto: “Siamo molto vicini a una caccia agli ebrei”. Ha proseguito sottolineando la gravità degli eventi, che a suo parere, sfiorano il confine dell’inaccettabilità e si possono paragonare alla violenza e all’odio antisemita di matrice nazi-fascista degli anni ’30 e ’40.

L’artista Alexsandro Palombo ha risposto a questi eventi dipingendo un murale in piazzale Loreto che raffigura Liliana Segre con un giubbotto antiproiettile decorato con la stella di David.

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