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La scomparsa di 14 alberi al Renzo Rivolta è una realtà: “Essendo malati o morti, non erano più considerati sicuri”

Nel famoso Parco Renzo Rivolta situato in via Vittorio Veneto a Bresso, si è detto addio a 14 alberi di grande altezza. Recentemente, sono iniziati i lavori per abbattere queste piante, per lo più cedri, che costituivano da sempre uno dei punti di interesse nel verde cittadino, molto amato dagli abitanti e situato nel cuore della città. Le operazioni di taglio si sono rese indispensabili in seguito a ispezioni visive e strumentali condotte dagli agronomi mandati dal Ufficio tecnico del Comune di Bresso: alcuni alberi erano già morti con rami secchi, mentre altri erano instabili o in procinto di cadere. Tra gli alberi in questione, si segnalano esemplari come i Cedrus atlantica, che possono arrivare fino a 26 metri di altezza, e due faggi comuni, o Fagus sylvatica, già morti da tempo, alti 12 e 16 metri e situati nel cuore dello stesso parco, vicino alla fontana. Una porzione significativa degli abbattimenti è avvenuta nella zona del parco tra le aree giochi per i bambini e la siepe esterna, che dà su via Vittorio Veneto. “Purtroppo, dopo gli interventi di controllo degli agronomi, diverse piante del Parco Renzo Rivolta sono risultate malate o morte – dice il sindaco di Bresso Simone Cairo -. L’unica opzione rimasta è quella di tagliarle”. Tuttavia, nonostante questo, saranno piantati nuovi alberi in questi spazi verdi del centro storico di Bresso, come già accaduto nel passato: “Pochi anni fa, abbiamo piantato alberi di noce nella zona di via Madonnina; sette esemplari hanno raggiunto i 6 metri – conclude Cairo -. Ci piacerebbe avere specie di alberi eterogenee nei parchi. Tra queste, ci piacerebbe includere le querce”.

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