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Francesco Mazzacane perse la vita a soli 24 anni in un residence a causa dell’esposizione al monossido. Il responsabile della struttura ora mira a un accordo

Nell’udienza tenuta di recente a Milano, il legale rappresentante del residence “Linate” a Novegro di Segrate, è emerso che probabilmente si opti per il patteggiamento. Nell’incidente fatale avvenuto il 9 novembre 2022 nella suddetta struttura, Francesco Mazzacane, un giovane di 24 anni originario di Torre del Greco, ha perso la vita a seguito di un’avvelenamento da monossido di carbonio causato da una caldaia malfunzionante.

Il responsabile dell’edificio, il segratese settantenne Claudio Giuseppe Gasperin, e Ion Grubi, un idraulico moldavo di 42 anni residente a Pioltello che era stato incaricato di installare e fare la manutenzione della caldaia, sono stati accusati di omicidio colposo. Hanno agito insieme, comportando il rischio di gravi ferite a un’altra persona, il compagno di Mazzacane di 21 anni, che è sopravvissuto dopo essere uscito dal coma.

Durante la richiesta di rinvio a giudizio, il procuratore di Milano, Isabella Samek Lodovici, ha sottolineato che il gestore del residence aveva dato l’incarico di installazione della caldaia a una persona “non adeguatamente qualificata e preparata” – l’idraulico. Quest’ultimo non avrebbe fatto gli adeguamenti necessari per rendere il seminterrato del residence conforme ai requisiti tecnici e di sicurezza.

Nonostante la caldaia avesse già mostrato segni di problemi, non solo non venne spenta in previsione di un intervento tecnico, ma il suo funzionamento venne anche intensificato. Sembrerebbe che il proprietario del residence intenda arrivare a un accordo, anche se al momento non ci sono state offerte penalistiche e la difesa sta cercando principalmente di definire un risarcimento da proporre. Un consulente per le vittime, fornito da Studio3A-Valore, società esperta in risarcimenti danni, ha partecipato all’analisi tecnica durante le indagini. I familiari del giovane di 24 anni, assistiti dall’avvocatessa Laura Carla Bastia come parti civili, si sono affidati a questa società. Il processo è stato posticipato al 6 marzo.

La tragedia dei due ragazzi avvelenati da monossido di carbonio ha colpito duramente l’opinione pubblica. Mazzacane perse la vita, mentre il suo compagno, originario di Pompei e residente a Torre Annunziata, sopravvisse miracolosamente dopo un ricovero in ospedale e due sedute in camera iperbarica. Il 24enne di Torre del Greco si trovava a Milano per lavoro (aveva ottenuto uno stage presso un Esselunga) ed era stato raggiunto dal compagno, che cercava anch’esso lavoro nella città lombarda.

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