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OperAttiva ha visto le dimissioni di 6 dei suoi consiglieri, segnando un possibile punto di svolta per il centrosinistra

Sembra che i giorni della sindaca Barbara Barbieri siano ormai contati. Recentemente, sei consiglieri della maggioranza si sono dimessi, potrebbe quindi essere necessario che si dimetta nelle prossime ore. Così, all’inizio della riunione del consiglio comunale di ieri, si è verificato un evento che potrebbe segnare la fine dell’attuale amministrazione. I consiglieri dimissionari di OperAttiva, tutti e sei, spiegano: “Abbiamo deciso di dimetterci in modo definitivo e irrevocabile, a seguito dei troppi insuccessi e dello scollamento ormai irreparabile con la Giunta. Nonostante fosse nostro intento promuovere il cambiamento dall’interno, ci siamo purtroppo ritrovati isolati, incapaci di portare avanti le nostre proposte e i nostri piani. Essendo stati direttamente coinvolti, comprendiamo le complesse problematiche dell’ufficio tecnico. Nonostante ciò, queste non possono diventare una giustificazione continua per ogni negligenza e superficialità.” I consiglieri, inoltre, criticano quello che chiamano “gestione miope del personale”, avendo la Barbieri perso il sostegno della maggioranza, incoraggiano la sua dimissione. Il segretario Dem Francesco Cavallone risponde aspramente alle accuse, commentando sulla decisione “estremamente grave” di OperAttiva di ritirarsi dalla maggioranza, definendo la situazione come la fine del governo del centrosinistra.

“Dopo l’originale defezione del 29 aprile e la costituzione del gruppo OperAttiva, la sindaca Barbara Barbieri e la vicesindaca Laura De Biasio (Pd) sono rimaste in Giunta assieme agli assessori Marinella Setti (indipendente), Paolo Piffer (civico) e Emilio Guastamacchia (Pd), che hanno potuto contare sull’appoggio dei consiglieri Luca Cartellio, Vanna Ravazzoli e Alessandro Virgilio (tutti Pd). Nonostante le enormi sfide, si prodigavano con dedizione e spirito di servizio per rimettere in moto l’amministrazione comunale, un’impresa tutt’altro che facile considerate le rovine lasciate dalle passate gestioni. Si è cercato in tutte le maniere di reincorporare i rappresentanti di OperAttiva in Giunta, ma tutti gli appelli e gli inviti al senso di responsabilità sono risultati vani.”

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