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Paola Marella è stata onorata con un ultimo addio. Si distingueva per la sua eleganza, discrezione e autenticità: “La sua luminosità persiste nell’eternità.”

Il feretro è adornato di fiori albi, sopra al quale risalta una corona con l’iscrizione “Luce della nostra esistenza”. Ferve di attività la Chiesa di San Marco, ubicata nel centro di Brera, in brevissimo tempo, per l’ultimo saluto a Paola Marella, architetto e presentatrice televisiva, uno dei volti noti del canale Real Time e figura eminente dei programmi legati all’edilizia, e non solo, che ha lasciato questo mondo a 61 anni a causa di un cancro. Lacrime e strette di mano sulla piazza della chiesa per dare conforto a chi rimane e manifestare il dolore. Tra le persone presenti, i familiari, il coniuge Domenico e il figlio Nicola in primis, vecchi amici, uomini d’affari, progettisti, architetti ma anche persone comuni che la seguivano in televisione o attraverso i social media. Nel corso dei sei minuti del suo sermone, il vicedirettore parrocchiale, Don Luigi Garbini, si focalizza su “un modo diverso di osservare. Una vista a volo d’uccello della città. Mi riferisco a un certo modo di vivere in città e di non drammatizzare certi momenti, quando ci si imbatte negli ostacoli della malattia… Una discrezione che sicuramente è una caratteristica spirituale che si aggiunge, credo, a un modo di vivere che ancora appartiene a Milano”. Riguardo Paola, “siamo tutti rimasti spiazzati, a causa della sua discrezione. Questa immagine dello sguardo nel vuoto ci riporta ai suoi ultimi giorni al San Raffaele: mentre la città era in movimento, lei rimaneva immobile nel suo letto, nella sua eleganza, che esibiva senza ostentazione”. A soli cinque giorni dalla sua morte, avvenuta sabato 21 settembre, postava il suo ultimo video su Instagram: indossava un vestito bianco di cotone, un cappotto e una pashmina multicolore. Girava scalza per la stanza. “Il cappotto già mi fa pensare all’autunno e a quanto il tempo sembri scorrere troppo velocemente”

“Ma ora assaporiamo ogni momento di questi ultimi giorni di estate” aveva scritto, un espressione che rende ancora più amara la sua scomparsa, ma che al contempo evidenzia la sua volontà di andare oltre il dolore, senza mai manifestarlo. A suo marito Domenico, rimarrà per sempre “la sua luce”. Ma il suo splendore ha toccato tutti. “Pensavo che fosse stata la mia luce, quella del nostro figlio, della nostra famiglia, ma ora mi rendo conto che è stata la luce di molto più. È stata la luce per gli amici, per Milano, per tanti che non la conoscevano. Lavorava come agente immobiliare, un mestiere normale”, diceva Domenico. “Ha reso nobile il suo lavoro, ha portato un’immagine di integrità e serietà alla sua professione. E poi il passaggio alla televisione: il suo vero mondo. Era luminosa, amica di tutti, un sostegno”. Infine, il suo grazie verso tutti i presenti: “Grazie per averle fatto sentire il vostro affetto, per essere stati lì con lei. E ricordatevi una cosa: la sua luce non si estinguerà mai. Non lo dimenticate”. I suoi amici la ricordano per la sua “verità” ma anche per “la sua eleganza innata e l’attrattiva”. Ed il suo sorriso costante, nonostante le difficoltà che stava affrontando. Insomma, le sue passioni, come i viaggi (tra i suoi posti preferiti: Formentera e Kenya). Alessandro Borghese, lo chef con cui condivideva le prime esperienze in TV su Real Time, l’ha salutata con queste parole: “Siamo stati compagni di strada e precursori di questa nuova televisione che, tra il suo mondo immobiliare e il mio mondo culinario, ha preso forma 20 anni fa. Un’amica che se ne va. Ciao Paola”.

La connessione con Angelo Macchiavello, corrispondente di Mediaset, risale addirittura all’adolescenza: “Avevamo 14 anni quando ci siamo conosciuti, abitavamo nella stessa zona, via Griziotti, vicino alla Fiera. Era una donna superba, incantevole in un modo completamente unico, e una persona meravigliosa. Così è rimasta. L’abbiamo vista di nuovo a giugno, ma noi, suoi amici, non ci siamo resi conto di quanto fosse debilitante la sua condizione. Dovevamo incontrarci per un drink nei prossimi giorni, ma mi ha inviato un messaggio due settimane fa, dicendomi che era ricoverata in ospedale”. All’interno della folla, una signora chiamata Mina ricorda “la sua generosità straordinaria. Ho avuto il privilegio di visitare la sua casa per motivi lavorativi e mi ha sempre sostenuto”. I messaggi su social media si contano a centinaia. “Sul set come nella vita reale, hai sempre dimostrato di essere una donna sofisticata, intelligente, elegante e sorridente”, queste le parole del suo collega Enzo Miccio. “Tanti sono i ricordi che condivido con te. Fai tanta mancanza, Paolina mia”.

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