Secondo le indagini condotte dalla procura di Milano, Youssef Mokhtar Loka Barsom, un diciottenne egiziano, è morto soffocato a causa del fumo prodotto dal fuoco che egli stesso avrebbe alimentato. L’incidente, avvenuto la notte del 6 settembre, lo vedeva intrappolato nel bagno della sua cella a San Vittore, dove era detenuto in custodia cautelare dal 14 luglio per rapina. Il fuoco è stato originato dalla branda che, trasportata nel bagno con l’aiuto del suo compagno di cella, è stata presumibilmente incendiata da un accendino e forse accelerata da qualche altro agente. L’ingresso del bagno, ostruito dalla rete del letto incandescente, ha impedito a Barsom di fuggire. L’autopsia ha confermato che l’asfissia da inalazione di fumo è stata la causa del decesso.