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L’esercizio della palestra gestita dall’Asd Forze Vive in Inzago è stato interrotto. La decisione è stata presa dal Comune a causa di comportamenti ripetutamente inappropriati

A seguito di un diverbio con l’assessora allo Sport e una “comprovata negligenza nell’uso degli spazi municipali”, la storica squadra di pallacanestro Asd Forze Vive di Inzago (Milano) è stata allontanata dalle palestre locali. Il Sindaco Andrea Fumagalli ha firmato una misura punitiva che rimarrà in vigore fino alla fine della settimana. Nel frattempo, i giovani giocatori stanno allenando, insieme ai loro allenatori e genitori, in una piccola area esterna in via Don Sturzo. Il divieto si applica alle strutture situate in via Boccaccio, via Leopardi e via Brambilla, che vengono concesse a Forze Vive (e ad altre squadre sportive) per allenare circa 180 atleti di tutte le età. La notizia è stata accolta con polemiche. “Siamo davvero delusi,” dice Massimo Brambilla, presidente di Asd Forze Vive. “Specialmente perché non abbiamo ricevuto, nonostante le nostre richieste, alcuna spiegazione”. Il Sindaco ha detto che l’incidente è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Abbiamo avuto diversi episodi di cattiva condotta. Avremmo potuto annullare la concessione. Abbiamo deciso per una sospensione. Consideratelo un avvertimento”. L’incidente che ha scatenato il provvedimento risale a dieci giorni fa, così descrive l’Assessora allo Sport, Emma Buro, “La contesa è sorta per un ulteriore disosservanza degli orari di utilizzo del centro. C’erano un giocatore adulto e un allenatore. Uno ha iniziato a gridare e a bestemmiare, poi ha spento la luce della palestra lasciandomi al buio”.

“Mi aspettavo delle scuse che non sono mai arrivate”, si lamenta. Poi prosegue descrivendo come ci siano norme specifiche concordate per l’uso della palestra. Regolamenti che dovrebbero essere rispettati, ma non lo sono. Problemi legati agli orari, all’utilizzo inappropriato degli spogliatoi, comportamenti non adeguati. Si scusa con le famiglie per la situazione, ma sostiene che era necessario intervenire. Il presidente Brambilla interviene concedendo che può esserci stato un errore da parte di qualcuno, ma dispiace che le conseguenze ricadano sui giovani e le loro famiglie. Dice anche che avrebbero dovuto svolgersi il torneo Brusamolino nel fine settimana, un evento storico e importante che ora è a rischio. Una madre presente all’arena esprime il suo disappunto per le conseguenze che si ripercuotono sui bambini. “Ci hanno puniti, e con noi i nostri piccoli. Mio figlio oggi mi ha detto ‘ma perché non posso fare allenamento? Che c’entro io?’ Non importa come la vediamo, è una situazione sgradevole”.

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