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I rischi legati alla privacy nell’ambiente scolastico

Le guide del Garante della privacy, riportate nel prontuario “La scuola a prova di privacy”, trattano vari argomenti come l’utilizzo dei telefoni, la registrazione delle lezioni, le conversazioni di classe, e la condivisione di foto di eventi o gite scolastiche. L’obiettivo di queste linee guida è assicurare il rispetto dei diritti umani fondamentali di tutti i soggetti coinvolti, siano essi studenti, professori o personale della scuola. Un’abitudine diffusa tra genitori e studenti è quella di immortalare i primi giorni di scuola attraverso la lente della fotocamera o del video. Questo è generalmente consentito, a condizione che le foto e i video vengano utilizzati per uso personale e rimangano all’interno di un ambiente familiare o tra amici. Tuttavia, il Garante avverte di non pubblicare queste immagini su internet o sui social media. Importante è ottenere il permesso dei genitori o dei tutori legali prima di condividere online foto che ritraggono minori. Nel caso di argomenti di lezione che riguardano aspetti privati o familiari degli studenti, questi possono essere utilizzati dagli insegnanti, senza compromettere la privacy degli studenti. Quando questi argomenti vengono discussi in classe, è responsabilità dell’insegnante assicurare un equilibrio tra la didattica e la protezione dei dati personali degli studenti. Al contrario, la pratica di pubblicazione dei voti online è considerata invasiva e non in linea con le leggi sulla protezione dati perché una volta pubblicati, questi possono essere visti da chiunque e per un tempo indefinito. Questo può costituire una violazione dei diritti alla privacy degli studenti, la maggior parte dei quali sono minori, e può avere un impatto negativo sul loro sviluppo personale e sociale.

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