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“Milano è passata da essere considerata la capitale morale a essere percepita come la capitale del delitto: una rappresentazione della città impregnata di vergogna, per la quale anche Sala ha una parte di responsabilità.”

Letizia Moratti, l’ex sindaco di Milano e attuale europarlamentare di Forza Italia, manifesta il suo dolore nel vedere Milano al centro dell’attenzione per la sua alta incidenza di crimini, rendendola la città più colpita dalla criminalità in Italia. Questa preoccupante realtà è illustrata nei dati raccolti da un database congiunto delle forze dell’ordine e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Leggere di Milano come fulcro del crimine nazionale è una constatazione amara sia come cittadina affezionata, sia come ex sindaco che ha attivamente lavorato all’incremento della sicurezza cittadina. Moratti esorta l’attuale sindaco, Sala, a intensificare i suoi sforzi e a non esitare a richiedere assistenza, ad esempio facendo ricorso all’ausilio dell’esercito per mantenere l’ordine pubblico. Moratti, membro del gruppo Partito Popolare Europeo del parlamento europeo, sottolinea l’importanza di riflettere sulla prevalenza di alcuni crimini tipicamente aggressivi, come le rapine nei luoghi pubblici e le aggressioni. Moratti fa riferimento anche al dato angosciante sulle violenze sessuali registrate, che ammontano a 607 in un solo anno, posizionando Milano al terzo posto tra le città italiane più pericolose. Tra questi atti di violenza, 24 hanno coinvolto giovani vittime di meno di 14 anni. Durante il suo mandato come sindaco, Moratti aveva fatto della sicurezza una priorità. Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale della Lombardia, ribadisce l’urgenza di affrontare la questione della criminalità a Milano.

A seconda delle statistiche del Viminale, la triste realtà è che Milano è la città con più reati denunciati nel 2023. Nell’elenco dei crimini, si classifica terza per violenza sessuale e quinta per reati legati alla droga, con una crescente tendenza di furti e rapine. “Questo quadro allarmante è stato protestato a lungo dal centrodestra, è un fatto ben noto anche per l’amministrazione della città,” ha evidenziato Sorte. A suo avviso, Sala evita sempre questo problema e sembra considerarlo un “necessario male” con il quale si deve convivere. Questa situazione danneggia, purtroppo, i residenti milanesi che sono costretti a vivere in una città pericolosa dove il degrado é diventato dominante in stazioni e interi quartieri. Nessuno dovrebbe vivere in una città in cui teme di camminare per le strade, preoccupato di essere vittima di un furto o di uno stupro”.

Gianluca Comazzi, consigliere comunale di Milano e assessore al Territorio e Sistemi verdi della Regione Lombardia, afferma che “Milano proietta un’immagine umiliante, per la quale Sala è il primo colpevole. Con l’amministrazione Sala, Milano ha stabilito nuovi record negativi: è la prima area metropolitana d’Italia per tasso di criminalità per centomila abitanti, con il 63% dei casi che si verifica proprio nel capoluogo. Questa situazione svilisce la nostra città, che è passata da essere la capitale economica o morale dell’Italia a diventare la capitale del crimine. Questo”, ha concluso il consigliere, “è il frutto di dieci anni di politiche inefficaci in materia di sicurezza, controllo del territorio e sostegno alle persone più vulnerabili”.

Gli ultimi eventi di cronaca alimentano questa affermazione, tra abusi sessuali nel cuore della città e atti di vandalismo nell’affollata Piazza dei Mercanti. Milano non merita di avere una reputazione basata su furti e rapine.

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