Milano – L’incontro di venerdì scorso tra il Milan, l’Inter e la città di Milano aveva lasciato presagire una possibile risoluzione per la questione riguardante il San Siro: i club stavano considerando di unire le loro forze per erigere una nuova struttura sportiva nelle vicinanze del vostro stadio Meazza. Questa proposta rappresentava uno step indietro di cinque anni, difficile da accettare per il pubblico, ma sembrava fornire un punto di partenza valido. Tuttavia, la trama si è complicata nuovamente sabato sera con le dichiarazioni del presidente del Milan, Paolo Scaroni: «La nostra priorità rimane un nuovo stadio a San Donato». Prima della partita sabato sera tra Milan e Venezia, Scaroni ha reso noto che l’idea di costruire una nuova versione del Meazza accanto all’attuale struttura non è totalmente da escludere – « è una mia vecchia idea», ha affermato – ma presenta «incertezze e problemi». Pertanto, respingendo nuovamente l’idea del progetto di ristrutturazione “conservativa” dello stadio, firmata WeBuild – «non è all’altezza delle due squadre di Milano», secondo Scaroni – ha riproposto l’area di San Donato, comprata e bonificata dal Milan oltre un anno fa. Quindi, l’incontro di venerdì con il Comune non ha realmente portato a nessuna soluzione, se non a rifiutare ancora una volta la rete di ristrutturazione del vecchio stadio. Ovviamente, questa nuova fase ha portato a nuove discussioni politiche, sia a livello locale che nazionale, coinvolgendo persino il Presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Durante la celebrazione di Fratelli d’Italia presso Lido degli Estensi, La Russa ha criticato l’amministrazione Sala dichiarando che l’esecutivo di sinistra è eccessivamente influenzato da un ambientalismo non autentico e dall’estrema sinistra. Ha accusato l’attuale governo di essere indeciso sulla questione di San Siro e di rimandare constantemente la decisione, sperando che il problema possa risolversi da solo o dopo le elezioni. Tuttavia, La Russa è deciso che tale questione dev’essere risolta immediatamente. Il presidente di Palazzo Madama ha inoltre espresso il suo accordo con le affermazioni di Barbara Berlusconi relative alla questione dello stadio, definendola un insulto per Milano, città simbolo di modernità e innovazione. La Russa ha patrocinato il progetto del “doppio Meazza”, proponendo di destinare lo stadio storico a eventi sociali, concerti e possibilmente partite di Champions League. Al contrario, il consigliere comunale di Europa Verde, Carlo Monguzzi, ha respinto categoricamente l’idea di un nuovo stadio vicino al vecchio, accusando i proponenti di voler edificare su 50mila metri quadrati di area verde perché le squadre non traggono sufficienti guadagni dal rinnovamento dello stadio San Siro. Monguzzi ha esplicitamente accusato il sindaco di supportare le squadre e ha minacciato di organizzare una protesta nel caso in cui il nuovo stadio venga realizzato, dichiarando: “Ci metteremo davanti alle ruspe”.