Un diciassettenne di Paderno, che ha commesso un triplice omicidio eliminando la sua famiglia, ha avuto un incontro con i suoi nonni nel carcere minorile Beccaria. Questo incontro è avvenuto più di due settimane dopo l’atto orribile – l’omicidio dei suoi genitori e del suo fratello – e dopo l’approvazione dei giudici. Nonostante l’assenza di una chiara motivazione per la sua azione, i nonni hanno scelto di non abbandonarlo e hanno espresso il loro desiderio di sostenerlo.
Il tribunale minorile di Milano ha permesso l’incontro dopo la richiesta da parte dei legali del ragazzo. Sia il giovane che i suoi nonni, insieme ad altri membri della famiglia, erano disposti a vedersi. Non solo i nonni, ma anche gli zii del ragazzo hanno affermato di volerlo aiutare durante il processo giudiziario.
Durante l’interrogazione, il ragazzo ha descritto la sua dissociazione dal mondo e un disagio persistente da tempo che era diventato più intenso durante l’estate. Ha inoltre affermato: “Volevo cancellare tutta la mia vita di prima”. Nonostante questo, ha precisato che non aveva alcun rancore specifico nei confronti della sua famiglia, il che non chiarisce la ragione per la quale ha commesso tale atto.
La cerimonia funebre per i genitori e il fratello minore del ragazzo ha avuto luogo giovedì. Fabio C., di 51 anni, Daniela, di 48 anni, e il loro figlio Lorenzo, di 12 anni, sono stati ‘guidati’ nell’ultimo viaggio dall’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, insieme a varie autorità.