La procedura di giustizia riparativa ha avuto inizio per tre attivisti di Ultima Generazione, che il 15 gennaio 2023 lanciarono della vernice sulla celebre statua ‘Love’ di Maurizio Cattelan, posta in piazza Affari a Milano. In un’udienza del 16 settembre, due degli accusati hanno rivelato di aver avuto il loro primo incontro con alcuni impiegati selezionati del palazzo Marino.
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno espresso in tribunale che stanno avviando un dialogo con il Comune, senza ricevere imposizioni sulle azioni da intraprendere, ma piuttosto discutendo il motivo del loro comportamento. I dipendenti comunali hanno discusso con loro su come hanno interpretato l’azione e su come l’hanno affrontata.
L’azione del 15 gennaio 2023 è stata la sequela di una serie di dimostrazioni da parte degli attivisti, durante la quale sparsero vernice lavabile sulla base della statua in Piazza Affari. Il loro obiettivo era inviare un messaggio preciso: la piazza è un simbolo di indifferenza rispetto alla crisi climatica ed ecologica, poiché qui vengono movimentate grandi somme di denaro dirette ad industrie basate sui combustibili fossili. In quell’occasione furono fermati e identificati.
Maurizio Cattelan, il creatore di quella statua, non si è dichiarato affatto sconvolto: “Non mi sono considerato ne insultato ne lesato. Sono infatti convinto che coloro che hanno agito, le cui motivazioni e fini sono stati chiaramente espressi, non avessero piani bellicosi nei miei riguardi o verso il mio lavoro”, ha messo nero su bianco Cattelan. L’artefice ha in seguito illustrato che l’azione non aveva “imbruttito o deformato l’opera. L’intervento di riparazione successivo, infatti, l’ha riportata alla sua condizione e alla sua apparenza originale”.
