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“Dopo l’omicidio, Beretta riferì ai pubblici ministeri di pressioni esercitate per includere Bellocco nel board della Curva Nord”, lottando su questioni finanziarie

Secondo quanto rivelato di recente da Andrea Beretta, capo degli ultrà, prima di essere arrestato dal Nucleo investigativo per l’omicidio di un trentaseienne nella cittadina di San Ferdinando, Antonio Bellocco avrebbe acquisito il ruolo nel consiglio della Curva Nord a causa delle “pressioni” esercitate dalla sua potente famiglia di ‘ndrangheta, nota per avere una significativa influenza nella Piana di Gioia Tauro. Questa mossa avrebbe garantito loro un ingresso senza ostacoli nel nucleo del tifo organizzato nerazzurro e una partecipazione alla divisione dei profitti “nascosti” di San Siro.

Beretta racconta che inizialmente, i legami con la criminalità organizzata erano gestiti da Vittorio Boiocchi, che fu ucciso con una pistola il 29 ottobre 2022 vicino alla sua abitazione a Figino. Dopo la morte dello “Zio”, Bellocco si sarebbe introdotto nel consiglio senza usare minacce, in maniera cordiale, anche come una sorta di “scudo protettivo”.

Beretta ha anche dichiarato di essere incaricato della gestione del merchandising e dei biglietti per le partite, attività che avevano generato proventi molto alti, soprattutto durante le recenti stagioni vincenti dell’Inter. Tuttavia, Bellocco si sarebbe lamentato perchè riteneva di ricevere solo le “briciole” e per questo motivo, sarebbero sorti dei disaccordi con Beretta. Quest’ultimo, che ha rivelato agli inquirenti di aver appreso che la famiglia Bellocco voleva eliminarlo, ha affermato di sentirsi tradito dai suoi “amici” nella sua relazione con il suo avversario.

La morte del trentaseienne, che si era stabilito in Lombardia dopo aver espiato una pena di 9 anni per coinvolgimento mafioso, e l’arresto contemporaneo di Beretta hanno provocato un terremoto nel secondo anello verde. Questo sconvolgimento ha portato a un genere di rinnovo nella Curva: il veterano Renato Bosetti, di 54 anni, fondatore del gruppo Old Fans e strettamente legato a CasaPound (si era candidato alle elezioni regionali del 2018 con questa fazione di estrema destra), è stato selezionato come nuovo capo della Nord, rimpiazzando Marco Ferdico (molto legato a Bellocco e rimasto nel consiglio direttivo). Bosetti sarà coadiuvato da altri “anziani” come Nino Ciccarelli nel ritorno al passato enfatizzato dal messaggio: “Il colore della maglia è la cosa più importante”. Dal viaggio di domani sera a Monza, ci sarà anche un cambio nella dicitura sullo striscione: non sarà più “Curva Nord Milano 1969”, ma semplicemente “Curva Nord”.

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