La cerimonia funebre di una famiglia sterminata dal loro figlio di 17 anni è stata fissata. Il funerale di mamma, papà e figlio di 12 anni sarà presieduto dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini. Questo triste arrivederci avverrà giovedì 12 settembre, alle 14.30, nella chiesa di Santa Maria Nascente a Paderno Dugnano. Fabio C. di 51 anni, Daniela di 48 anni e il loro figlio Lorenzo di 12 anni sono stati brutalmente uccisi a coltellate, nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, dal loro altro figlio e fratello di 17 anni. Quest’ultimo si trova ora nel carcere minorile Beccaria, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.
Secondo quanto riferito dalla sindaca di Paderno, Anna Varisco, la cerimonia sarà presieduta da Mario Delpini, l’Arcivescovo di Milano. Nonostante l’orribile evento, i nonni e gli altri parenti del 17enne hanno sempre insistito in queste ultime giornate che non abbandoneranno il ragazzo. Infatti, una volta ricevuto il permesso del giudice, potranno andare a visitarlo in carcere.
Nel frattempo, l’avvocato Amedeo Rizza, che difende il ragazzo, sta preparando un consulto psichiatrico con un esperto designato, per valutare l’intenzione e la volontà del giovane al momento dei delitti. In un interrogatorio, il ragazzo ha spiegato di voler “cancellare tutta la mia vita precedente”, precisando però di non avere specificatamente rancore nei confronti della sua famiglia, e senza fornire un motivo chiaro per l’eccidio.
La notte del primo settembre, la tranquillità della villetta al numero di Via Anzio è stata spazzata via da un massacro familiare, avvenuto appena dopo la celebrazione della cinquantunesima compleanno del capofamiglia Fabio, un uomo d’affari nel settore delle costruzioni. Secondo la ricostruzione degli eventi, sembra che il primogenito, in un accesso di ira, abbia attaccato il suo fratello minore prima di togliere la vita a entrambi i genitori. La sua copertura iniziale era che aveva ucciso suo padre solo dopo che quest’ultimo aveva assassinato sua moglie e l’altro hijo. Tuttavia, poche ore successive al delitto, il giovane di 17 anni ha confessato di aver commesso l’omicidio, motivandolo con un profondo senso di “alienazione” che provava nei confronti della sua famiglia e del mondo intero.