×

Affitti a Milano: le locazioni sono sempre più care

Milano continua a essere al centro dell’attenzione per via del caro affitti. Tra le ragioni di questo boom è possibile chiamare in causa diversi aspetti. In questo articolo, illustriamo lo stato attuale e i prezzi degli affitti a Milano.

Affitti a Milano: prezzi in crescita continua
Scorcio sulla città di Milano

Milano continua a essere al centro dell’attenzione per via del caro affitti. Sotto la Madonnina, infatti, si possono trovare i prezzi più alti d’Italia per le locazioni – e non solo – il che porta come risultato un mercato immobiliare inaccessibile a una gran parte della potenziale utenza.

Tra le ragioni di questo boom è possibile chiamare in causa diversi aspetti. Innanzitutto, va ricordato lo stock immobiliare basso. C’è chi punta il dito contro gli affitti brevi e chi, invece, porta l’accento su problematiche come la morosità e la conseguente difficoltà nel liberare l’immobile.

Affitti sotto la Madonnina: i canoni salgono, ma il trend è destinato a non durare

Come sta andando la situazione a Milano sul fronte canoni di affitto in questo momento? Le quotazioni stanno ancora salendo – a dicembre si parlava di una media di 22,97 euro al metro quadro al mese, dato ricavato dall’ufficio studi di un celebre portale di annunci immobiliari – ma il trend non sembra destinato a durare a lungo.

Se, per tutto il 2023, è stato al centro della scena il problema dell’aumento dei tassi dei mutui, la situazione, almeno sul fronte dei piani a tasso fisso, sembra essere destinata a cambiare.

Negli ultimi due mesi, il tasso praticato per i piani sopra menzionati è infatti sceso di un punto. Considerando un’ipotetica rata di un mutuo con durata trentennale, si può notare una cifra media, a parità di condizione dell’immobile, inferiore a quella dell’affitto.

Affittare casa a Milano: dove costa di più e le zone economiche

A questo punto, non resta che cercare di capire come cambia la situazione delle quotazioni delle locazioni nei vari quartieri (per iniziare a farti un’idea generale, qui puoi dare uno sguardo ai prezzi delle case in affitto a Milano).

Entrando nello specifico, ricordiamo che le richieste più alte riguardano la zona del centro storico dove, per una casa in affitto, si pagano in media 31,49 euro mensili al metro quadro.

Sul gradino successivo troviamo la macro zona Garibaldi, Moscova, Porta Nuova, interessata, negli ultimi anni, da un generale aumento delle quotazioni immobiliari dovuto alle importanti riqualificazioni urbane.

In questa grande area di Milano, il canone di affitto medio mensile era pari a 30,37 euro al metro quadro.

Per trovare zone relativamente economiche – ma sempre sopra la media cittadina – è necessario guardare alla zona di Viale Montenero e a quella di Via Cadore. Qui, esattamente come nell’area di Porta Romana, la media dell’affitto è pari a 23,19 euro al metro quadro al mese.

Leggermente superiore e pari a 23,86 euro al metro quadro mensili è la situazione per chi vuole affittare una casa sui Navigli, zona richiestissima per via della movida e per l’oggettivo fascino storico.

I numeri bassi del canone concordato

In merito agli affitti a Milano, un altro dato che emerge oltre alla crescita notevole dei prezzi sono i numeri bassi del canone concordato. I cambiamenti importanti stabiliti la scorsa estate non sembrano, almeno per ora, aver giovato molto al sopra citato regime.

Per capire meglio la situazione è il caso di ricordare l’esempio di un immobile in stato di conservazione buono e con finiture di livello medio. Questa tipologia di casa, se situata in centro può essere locata, tenendo conto delle medie di mercato, a 20 euro al metro quadro mensili massimi. In periferia, la stessa tipologia di immobili è proponibile a 12.

Il gap in confronto al mercato libero è consistente e, di fatto, non è colmabile grazie ai benefici fiscali che, per legge, vengono riservati a chi propone un immobile in affitto a prezzo calmierato.

La situazione rimane indubbiamente complessa e non resta che vedere se idee istituzionali, in primis quella che vede in primo piano l’obbligo di destinare a immobili di social housing il 40% dei progetti di costruzioni più estesi di 5000 metri quadri, avranno qualche effetto.

Leggi anche

Contentsads.com