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Terrorista espulso dalla città dopo aver gridato: “Moriamo tutti per Allah”

Il terrorista era stato intervistato dalla trasmissione televisiva 'Fuori dal coro', gridando apertamente: "Moriamo tutti per Allah"

terrorista fuori dal coro espulso
Milano - Via arqua', Polizia e Scientifica effettuano i rilievi sul luogo di un accoltellamento. Un uomo in bicicletta ha ferito due fratelli e poi e' fuggito (Milano - 2023-04-02, MARCO PASSARO) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Un giovane egiziano di 24 anni è stato espulso dall’Italia dopo una serie di atti di terrorismo. Di seguito, sono riportati i dettagli dei suoi atti delittuosi e del provvedimento preso dalle autorità.

Episodi violenti e provvedimenti di espulsione

Il giovane, noto per la sua indole violenta, aveva compiuto una serie di reati, tra cui lancio di bottiglie contro la polizia, spaccio di droga, danneggiamento, furto e partecipazione a risse. Uno degli elementi cruciali per la sua espulsione è stato il suo odio verso Israele, alimentato da un’adorazione del martirio in nome di Allah.

Inoltre, durante un’intervista televisiva, il giovane ha dichiarato apertamente: “Moriamo tutti per Allah” in riferimento al conflitto israelo-palestinese. Nel suo cellulare, sono stati trovati video e immagini in cui mostrava simpatia per il terrorismo di Hamas. In un filmato, incendiava un graffito della bandiera di Israele e ne esultava.

Ordine di espulsione dalla città

Il legame del giovane con il patrimonio simbolico della radicalizzazione islamica ha influenzato l’emissione di un ordine di espulsione dal territorio italiano per 15 anni, motivato da “ragioni di ordine pubblico”. Gli agenti della questura hanno eseguito il provvedimento.

Prima dell’espulsione, il giovane ha compiuto un gesto decisivo lanciando una bottiglia di vetro contro una volante della polizia. Questo atto, privo di motivo apparente, è stato interpretato come un oltraggio alle divise.

Precedenti penali

Il giovane egiziano era un cliente abituale delle forze dell’ordine, con un curriculum che includeva cessione di stupefacenti, risse, lesioni, oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento, furto, guida senza patente e ricettazione. La questura di Milano lo inseriva in un contesto di criminalità urbana, principalmente legata all’area di via Padova.

L’espulsione è stata effettuata per motivi di sicurezza pubblica, e gli uomini dell’Ufficio Immigrazione sono stati responsabili del ritorno del giovane in Egitto.

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