Per riqualificare l'area verranno costruiti 4 padiglioni dedicati all'arte, piazze e percorsi ciclabili
Nei prossimi mesi, tra via Monte Penice e via Pizzolpasso, a Rogoredo, sorgerà un maxi conservatorio: le novità.
Riqualificazione Rogoredo: costi e tempistiche
L’area, definita per anni il “Bosco della droga”, rinascerà grazie al progetto realizzato da 4 architetti con capofila Elena Rionda. Nella giornata di giovedì 3 novembre, infatti, è stato presentato al conservatorio di Milano alla presenza dei ministri Annamaria Bernini e il vicepremier Matteo Salvini, il presidente della regione, Attilio Fontana, l’assessore Giancarlo Tancredi e il provveditore Fabio Riva.
Raffaello Vignali, presidente del Conservatorio, ha affermato: “Vogliamo essere un’istituzione in uscita. Le istituzioni o si rigenerano o muoiono. I conservatori sono nati come ascensore sociale. È il nostro Dna. Lavoreremo con la comunità di Rogoredo per diventarne parte”. Attualmente, non è chiaro quando aprirà il cantiere: prima è necessaria la cessione delle aree da parte del comune, la quale, avverrà nei prossimi mesi. L’obiettivo? Assegnare i lavori entro la metà di dicembre 2023. L’intervento ha un costo di circa 33 milioni di euro.
Riqualificazione Rogoredo, Bernini: “Una bella idea di housing e di recupero sociale”
La palazzina Ex chimici, simbolo dell’area, non verrà abbattutama diventerà la sede di una delle due scuole di musica dedicate a jazz e pop/rock e alla musica elettronica. Ci saranno aule dedicate a musicisti, mentre nel campus si alterneranno piazze, percorsi pedonali e ciclabili, collinette con alberi, oltre a un auditorio da 400 posti e una residenza universitaria in grado di offrire 195 posti letto a prezzi calmierati. Anna Maria Bernini, ministro dell’università e della ricerca, ha chiarito: “È una bella idea di housing e di recupero sociale che ci auguriamo possa essere un format da esportare in altre città. Questo progetto deve fare da apripista per altre iniziative di recupero di zone abbandonate, che attraverso la musica, l’arte e la bellezza e soprattutto attraverso la collaborazione del Governo possono avere una seconda vita”.
Nei prossimi anni l’area di Rogoredo subirà un cambiamento radicale anche grazie all’arena che verrà costruita per le Olimpiadi invernali del 2026. Il governatore Fontana ha commentato: “In questo caso la rigenerazione sarà doppia: si passerà da luogo di degrado assoluto a un campus aperto al territorio“.
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