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Movida Porta Venezia, violato il diritto al riposo. I milanesi porteranno il Comune in tribunale

Il Comitato del Lazzaretto pone l'attenzione sul frastuono infernale del weekend: "Troppi schiamazzi"

Movida Porta Venezia, residenti in protesta: "Facciamo causa al Comune per danno alla salute"

Clacson, musica, gente seduta nei dehors o in piedi con drink in mano, brusio. Mala movida? È Porta Venezia.

Movida Porta Venezia: i residenti sono sfiniti

Impossibile tenere aperte le finestre. I residenti del quartiere lamentano notti insonni, caos, marciapiedi colmi di tavoli e sedie anche di giorno. Elena Montafia, presidente del Comitato residenti Lazzaretto, afferma: La situazione è fuori controllo e chi vive qui è allo stremo“. La calca del weekend impedisce il passaggio delle ambulanze, mentre i dehors ostacolano la circolazione dei disabili.

Movida Porta Venezia: siglato un patto di “buon vicinato”

Il proprietario di un locale in via Lecco segnala la distanza tra residenti e commercianti: Perché non si dice che grazie alla movida la zona si è rivalutata insieme alle case? I bar non sono discoteche né diffondono musica all’esterno”. Inoltre, puntualizza che vivere a Porta Venezia, in centro, implica determinate conseguenze. “Noi, comunque, non siamo sordi alle lamentele: ci siamo dati delle regole”, ha sottolineato.

Una ventina di esercenti ha siglato un patto di “buon vicinato” aderendo all’associazione Milano Rainbow district. Tra gli accordi spicca la chiusura degli esercizi alle 2.

Movida Porta Venezia, Montafia: “Chiediamo un risarcimento per danno alla salute”

Nonostante le continue sollecitazioni, il Comune non ha disposto interventi efficaci contro la mala movida. Montafia avverte: Faremo causa civile all’amministrazione, siamo una trentina, chiediamo un risarcimento per danno alla salute, le perizie acustiche dimostreranno come per anni sia stato violato il diritto al riposo“.

Nel frattempo, il Municipio 3 ha approvato una delibera per una movida “più sostenibile”. Nel documento si chiede l’implementazione di nuovi fonometri, ove necessario, per la verifica del rumore tramite Arpa e Amat, zone a traffico limitato serali nel weekend. Inoltre, si chiede di valutare il divieto negli orari serali di casse e altoparlanti per la musica. Spunta anche la richiesta di un’ordinanza che vieti la vendita di bevande in vetro nelle ore di maggior afflusso a tutte le tipologie di esercizi, compreso il commercio ambulante.

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