Il Comune modifica l'ordinanza: si potranno innaffiare le aree verdi dalle 22 alle 8
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Il sindaco Beppe Sala ha modificato l’ordinanza emessa lo scorso 25 giugno per contrastare la siccità.
Ordinanza anti siccità: il contrordine
A partire da lunedì 18 luglio sarà possibile innaffiare piante, arbusti, giardini e prati dalle 22 alle 8. Confermato il divieto di riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino e piscine ad esclusione delle fontane ornamentali, delle vasche da giardino e delle piscine che prevedono il ricircolo dell’acqua, di tutti gli specchi d’acqua con la presenza di fauna e flora ittica e di tutte quelle fontane che per ragioni tecnico operative debbano rimanere accese o essere riempite per non pregiudicare il futuro ripristino dell’impianto.
Ordinanza anti siccità, Monguzzi: “Vittoria”
Sono confermate valide tutte le altre limitazioni stabilite con l’ordinanza del 26 giugno come il divieto del prelievo di acqua per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali nelle ore diurne e il divieto del prelievo di acqua per il lavaggio di veicoli privati, ad esclusione di quello svolto dagli impianti di autolavaggio. Nei giorni precedenti gli ambientalisti, specialmente il capogruppo dei Verdi, Carlo Monguzzi, ha chiesto più volte la modifica dell’ordinanza contro la chiusura delle fontane con ricircolo d’acqua e il divieto di innaffiatura del verde pubblico e privato.
Nelle scorse ore Monguzzi ha affermato: “Vittoria. Il Comune ha fatto retromarcia sull’antiecologica ordinanza. Ora intervenga la Protezione Civile e in fretta a riparare i gravissimi danni causati. Ma è una vittoria di Pirro. In venti giorni il verde di Milano ha sofferto moltissimo, parecchi alberelli appena piantati da Forestami sono morti e i prati sono diventati isole di calore, quando tutti i tecnici sapevano benissimo che Milano è piena d’acqua e che non usarla sarebbe stato un delitto ambientale. L’emergenza siccità è stata gestita in modo incompetente e dilettantesco. Ora lavoriamo per il futuro, magari con più idraulici e meno comunicatori”.
Ordinanza anti siccità: chi pagherà per i danni fatti all’ecosistema?
“Qualcuno pagherà per i danni fatti all’ecosistema cittadino?”. Questa la domanda che Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia, avanza in una riflessione. E aggiunge: “Mi domando se nel ricco organigramma di dipendenti non ci sia stato un solo tecnico, biologo, agronomo o semplice giardiniere che abbia provato a dire qualcosa al manovratore, Sala, oppure se tutti abbiano abbassato la testa per assecondare il supremo”.
Nei prossimi giorni De Chirico ha annunciato che presenterà un’interrogazione per capire cosa sia accaduto veramente: chi ha fatto cambiare idea al primo cittadino?
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