A quanto pare, anche le mascherine possono essere soggette a contraffazione: ecco cosa è successo in Atm per via di dispositivi non a norma.
I dipendenti dell’Atm sono stati protagonisti di una situazione incresciosa riguardante alcune mascherine non a norma distribuite. A tal proposito è iniziata un’indagine.
Atm: mascherine non a norma
Si tratta delle mascherine Ffp2 dal codice Ce 2163 Fuxibio, sottoposte a tutti i controlli necessari ma adesso sotto indagine: perché? E’ stata la procura di Roma ad intraprendere l’indagine sui dispositivi di protezione prodotti dalla Universalcert di Istanbul, che sarebbero risultati contraffatti e di conseguenza potenzialmente inadeguati.
I lavoratori dell’Azienda trasporti milanese sono stati doverosamente avvisati dell’equivoco di cui l’impresa stessa è stata vittima, ed è stata immediatamente interrotta la distribuzione di questi dispositivi, seppur il produttore turco abbia confermato che il controllo e la certificazione delle mascherine anti Covid siano avvenuti nella massima serietà e in confromità alle regole vigenti.
I dipendenti Atm erano stati muniti di tali mascherine non a norma sia per le attività di lavoro a stretto contatto con i colleghi, sia per le attività di front-line, è stato dunque fondamentale l’avviso tempestivo da parte dell’azienda circa la possibile frode subita.