Dopo il party con assembramenti per l'inaugurazione del The Sanctuary Milano, il proprietario Stefano Papa scrive le sue pubbliche scuse sui social
Stefano Papa, proprietario del The Sanctuary Milano al centro delle polemiche per aver organizzato una festa d’inaugurazione senza rispetto delle norme anticovid, fa le sue pubbliche scuse. “Abbiamo sbagliato” ammette prima di spiegare come si è arrivati a quella situazione.
Le scuse del proprietario del The Sanctuary Milano
Dopo i video che hanno mostrato a tutti il party senza il rispetto delle norme anticovid per l’apertura del The Sanctuary Milan, situato nell’ex Scalo Greco di Lambrate, il proprietario, Stefano Papa, chiede scusa e spiega la sua versione dei fatti.
Prima decide di pubblicare un post di scuse sulla pagina facebook del locale, le cui prime parole sono: ”Abbiamo sbagliato”. Il post poi prosegue spiegando quanto è accaduto: ”Abbiamo sottovalutato la voglia di divertimento e di socialità della persone e non siamo riusciti a controllare gli ultimi momenti di quella che doveva essere una presentazione privata per i nostri amici più stretti. Il tutto in uno spazio di 1500mq strappato al degrado che ci ha visti impegnati per mesi in un grande lavoro di riqualificazione e di cui abbiamo purtroppo dovuto per tre volte rinviare l’apertura a causa dei vari andamenti della pandemia.” Una situazione che poi riprende e spiega meglio nell’intervista rilasciata ad Adnkronos. “Non si trattava di una festa ma di un brunch con persone vicine al nostro mondo, quello dello spettacolo: c’erano anche influencer e addetti ai lavori, volevamo solo presentare il locale. Avevamo ben sei persone, prese da una agenzia, che controllavano i distanziamenti e il giusto utilizzo della mascherina. Il brunch è iniziato alle 11 ed è terminato alle 18 precise, il video ‘incriminatò è delle 17.58. Negli ultimi due minuti ci siamo tutti distratti per la chiusura del locale che è molto grande la sicurezza doveva scaglionare le uscite e proprio in quei due minuti il dj si è fatto prendere un po’ la mano e ha alzato il volume della musica. A quel punto la gente si è alzata ma il video (con balli e assembramenti all’interno del locale senza mascherina) non rappresenta la giornata ma solo un brevissimo momento di distrazione a cui ho messo fine quasi subito. Appena ho sentito alzare la musica da fuori ho detto al dj di staccare tutto. Il locale ha chiuso un attimo dopo quella scena. Avevamo invitato 150 persone e ne saranno venute 220 circa. Il locale è immenso ed erano tutti distanziati. Abbiamo invitato esattamente il numero di persone a cui era possibile dare un posto a sedere perché li abbiamo fatti mangiare e dunque dovevamo per forza dargli un loro spazio.”
Al momento non si conoscono le misure prese nei confronti del locale, ma sulla pagina facebook assicurano: “Quel che è accaduto il sabato precedente è stato un grosso errore che non si ripeterà.”