I disturbi psicologici sono sempre più diffusi nella nostra società. Ma c'è un progetto che può fare la differenza: #MILANONOICISIAMO
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Lo psicoanalista Massimo Recalcati non nasconde la preoccupazione per una situazione particolarmente incresciosa. L’aumento del disagio psicologico a Milano e tra gli italiani richiede il ricorso a progetti concreti, come quello di #MILANONOICISIAMO, pensato per dare supporto a chi ne ha più bisogno.
#MILANONOICISIAMO: un progetto di supporto psicologico
Sintomi di depressione, ansia, fobie hanno interessato gli italiano nel 2020 e si sono amplificati in una metropoli come Milano. 8 italiani su 10 affermano di soffrire di queste patologie, mentre 2 su 10 sono affetti da insonnia e altri disturbi del sonno. E in questo quadro non possono che acuirsi i vecchi vizi poco sani, come il consumo di alcol, e l’utilizzo di psicofarmaci, che è a livelli molto alti.
Dalla sua esperienza, Recalcati mostra una situazione molto complessa tra i pazienti milanesi. La maggior parte delle persone condividono questi sintomi di ansia, paura del futuro, il tutto esasperato dalla grave emergenza sanitaria del 2020, che ha reso ancor più estesi i casi di isolamento sociale.
In circostanze simili, le richieste d’aiuto psicologico non possono che moltiplicarsi, e a preoccupare è l’insorgenza di queste richieste da parte dei più giovani – tra i 18 e i 35.
L’aiuto a tutti, anche ai più giovani
Nel 2003 Recalcati fonda la Jonas Onlus, una Associazione che si pone come obiettivo principale aiutare tutti. Anche chi non possiede le capacità economiche per farlo.
E di associazioni, più tardi, ne sono nate altre: la Telemaco, la Gianburrasca, ad esempio. Gli psicoterapeuti di queste ultime si propongono di tendere una mano ai più giovani e ai loro genitori. Già tra i 13-18enni la condizione psicologica può necessitare supporto. Ansia, disturbi dovuti al massiccio utilizzo del digitale, problemi sociali e relazionali dovuti all’isolamento, disturbi alimentari. Preoccupanti sono inoltre le cifre relative a problemi di convivenza con familiari: interessa addirittura l’80 per cento dei ragazzi.
E infine: l’isolamento e la difficoltà nel creare relazioni umane, rapporti sociali, anche con gli insegnanti, e la scarsità di concentrazione sono tutte conseguenze scatenatesi a seguito della didattica a distanza. Ancor più difficile la situazione dei bambini che presentavano DSA, che richiederebbero maggior sostegno.
Il progetto
Le Associazioni Jonas, Telemaco e Gianburrasca sono pronte a fronteggiare questa situazione di disagio. Un progetto che ha come obiettivo il supporto psicologico e che interessa proprio la città di Milano: #MILANONOICISIAMO. Questo il loro motto, alla base di un programma che si vara a gennaio e che vuole intervenire e andare in aiuto delle fasce più fragili. Recalcati con i piedi per terra osserva le conseguenze del Covid e conferma che questa realtà “non può essere più aggirata”.