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Referendum 2020, Sala sull’affluenza a Milano: “C’è paura”

Referendum 2020, Milano registra l'affluenza più bassa della regione. Tante le difficoltà affrontate alla vigilia del voto.

affluenza referendum 2020
affluenza referendum 2020

Referendum 2020, Milano risponde con un’affluenza bassa. Sala, dopo il voto, commenta: “Probabilmente i cittadini hanno ancora paura dei luoghi chiusi”. Diverse le difficoltà affrontate in città per il referendum. Si attende la conclusione per tirare le somme definitive. Alla fine della prima giornata però Milano ha registrato il dato più basso di affluenza alle urne nella Regione.

L’affluenza per il referendum 2020

La prima difficoltà che ha dovuto affrontare il comune di Milano alla vigilia del referendum 2020, non è stata l’affluenza bassa, bensì la mancanza dei presidenti di seggio. Alla vigilia infatti si sono dovuti sostituire ben 195 presidenti di seggio. A cui poi si sono aggiunti altri 83, che si sono dovuti sostituire proprio la mattina del primo giorno del referendum. Su 1.248 seggi si sono effettuati inoltre 1620 sostituzioni di scrutatori. Così il comune ha lanciato un appello sui social, per reclutare il personale. “La gente ha ancora paura del covid.” Commenta il sindaco. “Per fortuna Milano ha risposto bene. Hanno risposto bene anche i dipendenti comunali.” 18 infatti i dipendenti comunali, che hanno offerto il loro supporto per gestire i seggi elettorali. “Mi pare una buona risposta. Però il timore c’è. E si vede anche da questi segni.”

Seggi a domicilio per chi è in quarantena

Grazie al personale dell’Ospedale Niguarda, sono stati garantiti i voti anche delle persone messe in quarantena. Infermieri e medici del Niguarda hanno organizzato e gestito infatti seggi a domicilio, portando direttamente a casa di chi si sta curando a casa, o in isolamento fiduciario, il materiale per svolgere la votazione.

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