Secondo una ricerca della Camera di Commercio di Milano la Fashion Week 2020 genera un indotto per molte imprese in diversi settori.
Milano è la città italiana che più si ricollega alla moda, grazie anche a un evento che è ormai diventato tradizione, non solo per i cittadini. Anche durante la fashion week 2020 arriveranno turisti e stilisti da tutto il mondo e per questo si arriverà a un indotto non indifferente. L’appuntamento annuale coinvolge più di 23mila imprese e 160mila addetti ai lavori.
Fashion week 2020 Milano: il valore dell’indotto
“La settimana della moda è un’occasione per apprezzare Milano anche come città d’arte, cultura e leisure” ha dichiarato il membro di giunta della camera di commercio Valeria Gerli. “È un momento di forte richiamo che contribuisce in modo decisivo alla collocazione internazionale di Milano, dal punto di vista dei rapporti economici e culturali. Bisogna invitare a tornare e soggiornare più a lungo a Milano e in Lombardia per approfondire e sperimentare le diverse proposte di visita ed esperienza di svago”.
Oltre alla moda, all’arte, alla cultura e al giro sul toro in Galleria, noi italiani conosciamo un altro modo per far ritornare i turisti. Infatti la ristorazione è tra i settori più attivi: 8.893 imprese sono cresciute del 22% negli ultimi quattro anni, a seguire i bar. Poi troviamo i trasporti con 2mila auto a noleggio, l’abbigliamento, il comparto fotografico, gli alberghi e i bed&breakfast. Ma anche altri settori crescono, come le edicole, le agenzie di traduzione, le pasticcerie e le profumerie. A dirlo sono i dati di una ricerca della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi. Dai dati emerge che nel complesso le imprese sono cresciute del 5% in quattro anni.