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Milano non odia: 5.000 persone scese in piazza per Liliana Segre

Moltissime le persone che hanno partecipato al presidio "Milano non odia. Insieme per Liliana": centinaia i messaggi di solidarietà per la senatice.

Milano non odia

Era una Milano che non odia e che ha memoria dell’orrore che è stato il nazifascismo quella che si ritrovata in piazza Edmond Jacob Safra 1 per il presidio a sostegno della senatrice a vita Segre “Insieme per Liliana”. Tantissimi i messaggi di solidarietà pronunciati dai manifestanti che si sono uniti in un abbraccio collettivo a sostegno della donna.

Milano non odia: “Insieme per Liliana”

La manifestazione è stata organizzata da Anpi, Bella Ciao Milano e Aned davanti al Memoriale della Shoah-Binario 21. Su Facebook l’evento in poche ore ha raggiunto numerosi partecipanti ed interessati fino a superare abbondantemente le 10mila persone. “In piazza siamo in 5 mila” spiegano gli stessi organizzatori. “Nessun passo indietro, non concederemo neppure un millimetro agli spargitori di odio contemporanei“, sostiene la segretaria del PD milanese Silvia Roggiani. E continua: “Milano, città Medaglia d’oro alla Resistenza, non si piega. Milano non odia, e le migliaia di cittadine e cittadini presenti questa sera, sono la testimonianza dell’impegno a non arrendersi mai all’intolleranza e agli istinti più biechi“.

Milano non odia

Liliana deriva da lilium, giglio. Nel linguaggio dei fiori il giglio bianco è simbolo di purezza, innocenza e candore, ma anche di fierezza e orgoglio. Noi donne e uomini del nostro tempo abbiamo ricevuto in dono un giglio: quel giglio è Liliana Segre“, si legge sul comunicato lanciato in rete dagli stessi organizzatori. “Oggi però siamo arrivati al punto che Liliana Segre è costretta a vivere sotto scorta. Noi diciamo NO a tutto questo e ci stringiamo a lei, il nostro giglio bianco, per proteggerla e per proteggere la sua testimonianza. Poesie, canzoni, racconti, frasi: insieme leggeremo più di 200 di messaggi e solidarietà, per far sentire alla Senatrice tutto il nostro affetto“. I manifestanti rifiutano l’indifferenza e dichiarano con fierezza: “Noi restiamo al fianco di Liliana Segre“.


Alla manifestazione hanno aderito tante comunità, partiti politici e associazioni differenti come i Giovani Democratici, I Sentinelli Milano, il Movimento 5 Stelle Lombardia, Partito Democratico Milano Metropolitana, Arci Milano, Arcigay CIG Milano e l’Associazione Non Una di Meno.

Aggiornamento: 5.000 in piazza per Liliana Segre

Tantissime le persone che vi hanno partecipato, tra cui anche i figli della stessa Liliana Segre Federica, Luciano e Alberto. Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco Anna Scavuzzo e l’intonazione di Bella Ciao da parte di Checoro, tantissimi esponenti di partiti e associazioni, ma anche cittadini comuni, hanno letto messaggi di pace e solidarietà. Questi sono stati oltre 200, una risposta simbolica agli altrettanti insulti e minacce ricevute dalla senatrice, costretta da pochi giorni a farsi proteggere da una scorta. Tra i pensieri evocati figura anche quello del dem Emanuele Fiano, che ha recitato la celebre poesia di Primo Levi Se questo è un uomo.

Milano non odia

Il luogo preciso dove sono state pronunciate è stato il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, simbolo della deportazione e delle leggi razziali. Fu proprio da qui infatti che partirono i treni diretti ai campi di sterminio nazisti. “Non grideremmo al lupo se il lupo non ci fosse“, hanno gridato a gran voce i presenti, riferendosi al ritorno di fascismo e razzismo.

Dal palco sono poi state rievocate le parole della Segre scritte ripensando agli ultimi momenti passati ad Aushwitz, dove fu condotta all’età di 13 anni. La donna ha raccontato di aver odiato, sofferto e sognato una vendetta verso i suoi persecutori. Ma quando ha visto a terra una pistola e avrebbe avuto l’opportunità di sparare loro, ha scelto di non farlo per rimarcare la sua diversità dall’odio e dal fanatismo nazista.

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