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“Tariffa puntuale” sui rifiuti: Milano studia il riciclo perfetto

Il comune di Milano sta studiando la "tariffa puntuale" sulla Tari, un nuovo metodo per migliorare il riciclo in città.

Tariffa puntuale rifiuti Milano
Tariffa puntuale rifiuti Milano

Il Comune di Milano sta studiando la cosiddetta “tariffa puntuale”, un nuovo metodo per raggiungere l’obiettivo del riciclo perfetto. Questo sistema ha lo scopo di ridurre la quantità di immondizia, ma non solo. Tra gli obiettivi c’è anche quello di aumentare i rifiuti che possono essere riciclati e riutilizzati, e soprattutto far risparmiare i più virtuosi, premiandoli con uno sconto sulla Tari, la tassa sui rifiuti.

“Tariffa puntuale” sui rifiuti a Milano

La “tariffa puntuale” si dovrebbe basare su un calcolo che prenderà in considerazione la quantità di rifiuti effettivamente prodotti. Le autorità stanno effettuando i primi test, ma sembra che la novità non sarà introdotta a breve. Si parla di un’attesa di circa un anno, perché va ancora definita una soluzione pratica e efficace per effettuare i calcoli.

Questa tariffa dovrebbe portare a una piccola rivoluzione ambientale, in una città come Milano, che già di per se è tra le città migliori d’Italia per quanto riguarda la raccolta differenziata. Infatti a Milano la raccolta differenziata ha superato il 60% dei rifiuti prodotti, il che vuol dire che più della metà dei rifiuti prodotti in questa città sono stati differenziati.

“Tariffa puntuale”: obiettivi e soluzioni

Lo studio di questa nuova tecnica è stato affidato alla società del gruppo A2A che sta verificando il modello migliore per tradurre l’idea in realtà. La ricerca sta valutando più soluzioni possibili. Alla base del progetto l’obiettivo è l’aumento delle ‘due r’ dell’economia circolare: la riduzione di indifferenziata e il riuso. La necessità per gli studiosi è quella di pesare in qualche modo la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti, per far sì che diminuiscano.

Una possibile soluzione per gli studiosi potrebbe essere quella del metodo dei sacchetti “smart”, dotati di un codice a barre. Questa tecnica permetterebbe di calcolare il numero di sacchetti prodotti dal condominio e penalizzerebbe i comprensori che ne gettano in numero maggiore. L’idea è quella di fare pagare di più coloro che non fanno correttamente la raccolta differenziata, per indurli a differenziare e riutilizzare. L’altra possibilità è quella di dotare i cassonetti di raccolta di un chip che possa leggere una carta magnetica. E quindi questi cassonetti potrebbero essere aperti soltanto con una tessera magnetica personale.

A seconda della soluzione tecnica che poi verrà scelta, dovrebbe essere fissato un numero massimo di svuotamenti dei bidoni o di consegna dei sacchi “smart”, e chi eventualmente superi l’asticella dovrebbe pagare in più per ogni sforamento del limite.

Nuove strutture

Per il sistema porta a porta attualmente in vigore a Milano e per le grandi dimensioni della città, i tecnici dell’A2A si starebbero indirizzando più sui sacchi prepagati “smart”. Questo nuovo studio sta dunque anche valutando i dettagli operativi di questo nuovo metodo. Si pensa anche a nuove riciclerie che dovranno aprire nei quartieri, a un nuovo centro del riuso e ad associazioni di volontariato. E, soprattutto, c’è un impianto pronto ad aprire a Muggiano che permetterà a Milano di riciclare fino a 45 mila tonnellate di plastica.

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