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Ospedale San Carlo Milano: il viaggio del Corriere nella struttura

Il quotidiano racconta la situazione dell’ospedale milanese in un interessante reportage.

Alle 14 di ieri, all’ospedale San Carlo di Milano, si è sviluppato un piccolo incendio nel sottotetto, che per fortuna è stato subito spento. La Polizia ha trovato sul luogo tracce di un accendifuoco, per quello si pensa ad una natura dolosa.

Al San Carlo un evento simile era già capitato, così come a Niguarda, dove un piromane aveva appiccato sei roghi in una settimana nel 2004. A novembre al Policlinico, aveva preso fuoco il deposito di un padiglione destinato alla demolizione.

Nel novembre 2010 l’allora dg del San Carlo, Antonio Mobilia, aveva parlato di “avvertimenti”.

Ma a quanto pare gli incendi non sono l’unico problema del nosocomio. Si comincia dall’ingresso, ben descritto dall’inviato del Corriere in questo articolo.

Sul cancello all’ingresso infatti c’è uno striscione, che avvisa: “Personale in agitazione”. Ci ho fatto caso anche io a quei cartelli ieri, in tarda serata, quando sono passata di lì.

E a leggere oggi il reportage del Corriere mi sono chiesta se c’è da preoccuparsi. L’impressione che ho avuto dell’ospedale in generale è che non versi in condizioni ottimali.

Il Corriere racconta di una situazione problematica al pronto soccorso, dove ieri mancavano i lettini. Sembra che manchino spesso (“Non ci sono più spondine, non possiamo prenderci la responsabilità che qualcuno cada”).

Nei corridoi la situazione invece è abbastanza nella norma e nelle sale d’attesa e nei cunicoli sotterranei, di notte, sono tornati i clochard.

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