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Vigile urbano ucciso: sospettati due rom, infuria la polemica

Per l’omicidio del vigile urbano travolto e ucciso da un Suv in zona Bovisa sono stati fermati due giovani di etnia rom. Nel post la ricostruzione della vicenda.

UPDATE! h. 16.50
Smentito il ritrovamento del suv e il fermo dei due presunti colpevoli.

UPDATE! h. 16.00
Proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Il sindaco si è candidato per l’assistenza legale alla famiglia del vigile.

UPDATE! h. 15.56
Riporta Repubblica che i ricercati sono due slavi di 28 e 25 anni (identificati nelle prime fasi di indagine e pregiudicati), di cui uno proprietario del Suv attualmente sotto sequestro al Radiomobile di Milano, dove la polizia scientifica ha compiuto approfonditi rilievi sull’abitacolo. Una telecamera li avrebbe ripresi.

Milano è sotto choc dopo l’omicidio del vigile urbano travolto e ucciso da un Suv, in via Varè, zona Bovisa.

La vittima, Nicolò Savarino, 42 anni, è stato travolto e ucciso, ieri pomeriggio, giovedì 12 gennaio, da un Suv guidato – sembrerebbe – da due ragazzi (di 28 e 25 anni) di etnia rom, dopo essere intervenuto – riporta il Corriere – per fermare la vettura che aveva ferito un anziano giostraio, nomade italiano di etnia sinti.

I due sospettati, riconosciuti attraverso le immagini delle telecamere dell’Atm, sarebbero stati rintracciati a Ventimiglia nel probabile tentativo di fuga.

Riguardo alla vicenda ha scritto Emanuele Malossini su Dalla parte di chi guida:

“Ennesima tragedia per colpa dei Suv”, “Vietiamo i Suv nelle città”, “Chi guida i Suv è un criminale” sono alcuni dei commenti più in voga su Facebook e Twitter nelle ultime ore. E non mancano i riferimenti, appunto, al controllo della Guardia di finanza a Cortina, con commenti come “Evasori e assassini, ecco chi guida i Suv!”.

Il facile populismo si abbatte su una tragedia e, come sempre capita, i giudizi dei giudici popolari arrivano ben prima di sapere la verità su cosa sia successo. Nelle prime ore, ieri sera, erano così tante e così diverse le ricostruzioni su ciò che era avvenuto che era da folli pretendere di sapere la verità.

Eppure, è bastato poco perché i Suv – e i loro possessori – finissero sul banco degli imputati, in una caccia alle streghe molto popolare in questo periodo. Già ci si immaginava il tipico cumenda milanese, ricco, evasore, borghese che, magari ubriaco o comunque prepotente, prima rischia di investire un rom e poi, per non avere guai, uccide un vigile urbano e scappa. Un quadro perfetto. Una sentenza già scritta.

LINK UTILI:

Vigile urbano ucciso a Milano: Suv sotto accusa, ma chi lo guida è il vero killer

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