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Orchestra di via Padova: dopo lo sfratto si cerca una nuova sede

L’orchestra (multietnica) di via Padova è stata sfrattata dalla sua sala prove e lancia un appello, leggilo qui!

L’orchestra multietnica di Milano per eccellenza, quella di via Padova, di cui vi abbiamo parlato spesso su Milano 2.0, è stata sfrattata dalla sala prove in piazza Costantino 1, dove provava da cinque anni. La palazzina è stata ceduta dalla precedente amministrazione del Comune di Milano alla Property Management Italia srl (Bnp Paribas – Real Estate).

Venerdì 25 novembre, senza nessun preavviso, il nuovo proprietario ha cambiato le serrature della porta impedendo agli artisti di accedere alla sala: sono stati così requisiti anche gli strumenti musicali (chitarre, percussioni, amplificatori e impianto-voci).

Fanno sapere dall’Orchestra:

“Il paradosso è che proprio grazie a questa piccola sala prove, il gruppo stava attivando insieme ad altre associazioni di quartiere un progetto di ‘Cultural Factory’, ovvero di un luogo dove estendere il dialogo tra diverse esperienze musicali e culturali, nell’obiettivo di favorire l’ ‘alfabetizzazione’ musicale del territorio e la diffusione della musica come linguaggio universale che, specialmente dal ‘vivo’, diventa formidabile strumento di integrazione sociale, come la storia stessa dell’Orchestra insegna. Ma questi erano solo sogni!

Al danno si è aggiunta la beffa di scoprire tutto a giochi fatti. Nonostante all’interno della sala ci fossero segnali evidenti di chi stesse usufruendo dello spazio (cartelloni e poster dell’orchestra con riferimenti vari), i diligenti tecnici hanno seguito pedissequamente il protocollo senza avvisare i musicisti. Solo lunedì sera è stato possibile recuperare gli strumenti musicali, ma mancano all’appello alcuni pezzi di valore, tra cui un bouzouky greco di liuteria e un laud spagnolo (entrambi internamente amplificati)”

I diciassette musicisti, che provengono da nove paesi diversi, non hanno mai ottenuto una sede ufficiale.

L’orchestra ora lancia un appello:

“Rimane ora l’urgenza di far continuare a provare – e quindi a suonare – l’Orchestra di via Padova; per questo l’Orchestra sta preparando un concerto di solidarietà dal cui palco lanciare l’appello urgente per una nuova sede, dove preparare i propri concerti ed inondare di buona musica le strade e i luoghi di Milano, loro città, costruendo ponti musicali di dialogo civile tra le diverse culture; strumenti di promozione umana in grado di migliorare la vita quotidiana delle nostre città. Come in tutti gli angoli del mondo. Mondo che noi abbiamo la fortuna di avere già qui!”

LINK UTILI

Intervista al direttore dell’orchestra Massimo Latronico

Orchestra di via Padova: i video di un concerto

Orchestra di via Padova: la storia

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