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Referendum 2011 istruzioni per votare e appello alle urne

“Referendum? Non penso andrò a votare”. Le parole di Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio che, ricordiamo, è stato eletto dai cittadini, sono molto eloquenti. Chissà quanti altri seguiranno il suo ‘consiglio subliminale’ domenica 12 e lunedì 13 giugno.

Noi francamente speriamo siano il meno possibile: indipendentemente dal credo politico, è di vitale importanza recarsi alle urne. Anche perchè il Referendum è il sistema più democratico per esprimere la propria opinione.

Innazitutto perchè nessuno impone dall’alto i quesiti referendari: la richiesta per il cambiamento di una determinata legge arriva sempre dai cittadini. Per un referendum serve raccogliere delle firme, 500mila nello specifico (molto più che per depositare un disegno di legge, per il quale ne servono 50mila).

Secondariamente non è mica necessario votare per tutti i quesiti! Infatti come leggiamo su Polisblog, il Referendum è così democratico che si può persino scegliere per quale quesito votare, ritirando la scheda apposita (e quelle non ritirate influiranno sul quorum).

E terzo, ma non ultimo aspetto: vi piacciono le leggi così come sono? Votate NO. Non vi piacciono le leggi e volete cancellarle? Votate SI’. E’ molto semplice, e si esula dall’essere pro o contro Berlusconi (come spesso si accusa). Non vi interessa o non sapete cosa scegliere? Lasciate la scheda bianca.

Ma ANDATE A VOTARE. Dimostrate che il vostro futuro vi sta a cuore (e vi sta a quorum).

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