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Cresce il numero degli stagisti a Milano

Stagisti

La manifestazione che si è svolta ieri nelle principali città italiane tra cui non poteva essere esclusa anche Milano ha evidenziato lo stato di malessere vissuto da troppe persone in merito alla propria situazione lavorativa e ai troppi contatti a tempo che vengono somministrati, ma bisogna tenere presente che il disagio non viene vissuto soalmente dai precari ma anche dai tanti giovani che dopo avere studiato per diversi anni e avere conseguito una laurea si ritrovano a doversi accontentare di un impiego sotto forma di stage che in molti casi non viene nemmeno retribuito.

La situazione è particolarmente grave anche in una città come il capoluogo lombardo che ha sempre rappresentato un importante luogo dove poter effettuare le proprie ricerche di lavoro come dimostra una recente indagine effettuata dalla Cgil che ha evidenziato un livello di disoccupazione che raggiunge il 23% per i giovani che vanno dai 16 ai 29 anni, che non hanno quindi la possibilità di iniziare a progettare in maniera seria il proprio lavoro. Il quadro è peggiorato in modo particolare negli ultimi tre anni, periodo che ha visto crescere di tre volte il numero dei ragazzi che non hanno un lavoro e c’è addirittura chi si trova costretto a pagare per essere assunto per qualche mese con la convinzione che quello possa essere un “tirocinio al lavoro” in prospettiva di un’assunzione che quasi certamente non arriverà mai.

Cresce inoltre sempre di più il numero di quei ragazzi che terminato il proprio periodo di stage accettando di svolgerne subito dopo un altro in un’azienda differente con la speranza e la convinzione che inserire un impiego in più nel curriculum possa essere considerato in modo positivo da chi in futuro esaminerà il profilo, anche se in questo modo le imprese finiscono per “sfruttare” il candidato pagandolo poco e facendogli svolgere il lavoro di qualunque altra persona. Giovanni Terzi, assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione, è consapevole di come sia importante correre al più presto ai ripari per cercare di venire in aiuto di questi ragazzi e ritiene che il federalismo fiscale possa essere una misura utile ad arginare il problema.

Immagine tratta dal sito www.lavoratorio.it

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