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Via Imbonati, sceso un immigrato perchè sta male: la polizia indaga sul medico che lo ha curato

UPDATE! h. 18.25
Gli immigati sono scesi.

UPDATE! 2 dicembre
Sta male anche uno dei due immigrati rimasti sulla torre.

Sabato mattina uno dei tre stranieri saliti sulla ciminiera della ex Carlo Erba per protestare contro la ‘sanatoria truffa’ si è sentito male ed è stato costretto a scendere dopo venti giorni di protesta a 45 metri di altezza, al freddo e sotto la pioggia.

Leggiamo sul Corriere che il giovane è stato visitato da un medico ed è stato convinto a scendere a terra. Un’ambulanza lo ha poi trasportato all’ospedale San Paolo.

Mahmoud, però ha lasciato l’ospedale: Repubblica segnala che sono in corso indagini per “accertare le responsabilità individuali del personale medico e di altre persone non appartenenti alla struttura sanitaria che avrebbero aiutato lo straniero a lasciare l’ospedale eludendo anche la sorveglianza degli organi di polizia”.

L’uomo infatti era irregolare per cui su chi ha ‘chiuso un occhio’ pesa un’ipotesi di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

La direzione del San Paolo ha fatto però sapere:

“La procedura è corretta, il paziente è stato rilasciato in base alle sue condizioni cliniche, non c’erano motivi per trattenerlo”

E il medico che lo ha curato, Andrea Crosignani, ha dichiarato:

“Ho semplicemente fatto il mio lavoro dopo aver soccorso Mahmoud sulla torre, sono passato a trovarlo in reparto. Succede spesso, quando interveniamo sul posto […] l’ho visitato e non c’era nessun motivo per trattenerlo in ospedale […] Del fatto che fosse sotto sorveglianza non mi ha informato nessuno: l’unico contatto che ho avuto con la Digos è stata la telefonata in cui mi chiedevano di dire al ragazzo di stare tranquillo perché per lui non ci sarebbero state conseguenze. Sapevo del mandato di comparizione in questura ma non c’erano impedimenti al suo ritorno a casa”

Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, di fronte all’ipotesi di denuncia del medico da parte della questura, ha annunciato un esposto in procura e uno alla Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo:

“Un gesto di violenza senza precedenti che induce i medici a non tener fede al giuramento di Ippocrate, si è superato il limite dell’umana pietas”

Per fortuna i medici hanno ancora una coscienza.

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