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Bonifica area ex Sisas, Giuseppe Grossi lascia: ora bonificare tutto prima della maximulta dell'Ue è impossibile

I danni degli sporchi (in tutti i sensi) traffici dell'affarista Giuseppe Grossi li pagheremo anche noi. L'imprenditore infatti si è chiamato fuori dalla questione della bonifica dell'area ex Sisas, come riportava Repubblica venerdì scorso, considerate le sue difficoltà finanziarie.

Per mollare tutto Grossi avrebbe chiesto alla Regione 25 milioni di euro. L'ente non vedrà mai la fideiussione da 60 milioni di euro che era stata concordata al momento dell'inizio dei lavori a garanzia.

Il sindaco di Pioltello, Antonio Concas, ha annunciato una possibile nuova gara, ma i tempi stringono e la maximulta dell'Ue per la mancata bonifica si avvicina sempre più. I lavori infatti sono molto indietro e Pippo Civati del Pd invita Formigoni a pagare la sanzione lui stesso.

Rispettare i termini previsti dall'Unione Europea è infatti impossibile. Carlo Monguzzi ha aggiunto:

"Nemmeno se venisse l'intero esercito americano si riuscirebbero a rispettare i tempi. L'affaire ex-Sisas è stato un regalo fatto a Grossi"

Sul blog della lista per Pioltelloleggiamo la cronistoria della bonifica:

– l'Accordo di Programma (sottoscritto nel 2007 da Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comuni di Rodano e Pioltello) prevedeva che la società privata incaricata della bonifica (la TR Estate 2 di Giuseppe Grossi) versasse alla Regione come fidejussione il 50% dei costi della bonifica nel momento in cui fosse diventata proprietaria dell’area. La fidejussione doveva servire come garanzia del completamento dei lavori qualora il privato non avesse completato i lavori. L’Atto Integrativo di settembre 2009 spostava il versamento della fidejussione al momento della chiusura della procedura che autorizzava il privato a costruire un centro commerciale su Rodano. Nonostante la procedura si sia chiusa a ottobre 2009, ad oggi la società non ha versato alcuna fidejussione

– nel mese di Marzo 2010 TR Estate 2 scriveva a Ministero e Regione informando sulle difficoltà incontrate a reperire nuovi siti dove portare i rifiuti estratti dalle discariche

– nel mese di Aprile 201o, su richiesta della Regione, per poter rispettare la scadenza imposta dall’Unione Europea per il completamento della bonifica (31/12/2010), il Governo dichiarò lo stato di emergenza e nominò un Commissario Straordinario col compito di individuare e comunicare a TR Estate 2 i siti dove portare i rifiuti; se TR Estate 2 non avesse ripreso entro 7 giorni l’asportazione dei rifiuti dalla comunicazione dei siti, il Commissario sarebbe intervenuto direttamente,  in danno all’operatore inadempiente.

– il 10 giugno 2010 il Commissario ha presentato la lista dei siti

– il 24 giugno 2010 TR Estate 2 ha chiesto di uscire dall’Accordo di Programma, accusando gli Enti pubblici di non aver rispettato la tempistica prevista per le autorizzazioni, ricostruzione respinta dagli Enti.

– negli ultimi giorni, la Regione ha proposto una risoluzione consensuale (cioè senza colpa) dell'Accordo di Programma con TR Estate 2, impegnandosi a versare a TR Estate 2 i costi finora sostenuti perla bonifica – pari a circa 25 milioni di euro –  più altri 4 milioni di euro pagati per l’acquisto dell’area, diventando in cambio proprietaria dell’area. 

Leggiamo inoltre che il Comune di Pioltello "dice no alla restituzione dei soldi spesi a Giuseppe Grossi, l’operatore incaricato dalla Regione Lombardia di bonificare la ex Sisas di Pioltello-Rodano e che ha chiesto di abbandonare il cantiere".

La Regione Lombardia infatti vorrebbe chiudere la relazione con Grossi restituendogli sia i soldi spesi finora per la bonifica interrotta (25 milioni di euro) sia i soldi spesi per comprare l'area dal giudice fallimentare (4 milioni). Una maniera, sostiene il Comune, troppo 'bonaria'.

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