Lavoro difficile quello dei 'ghisa' milanesi, costretti a svolgere le loro mansioni esposti quotidianamente alle intemperie, allo smog, al freddo d'inverno e al caldo d'estate.
Complici le alte temperature di questi giorni il sindacato di categoria ha scritto una lettera al comandante Tullio Mastrangelo che leggiamo sul Corriere:
"Il livello di smog e le eccessive temperature rendono pericoloso il servizio di presidio fisso del personale"
Secondo gli accordi i vigili dovrebbero stare per non più di tre ore fermi agli incroci, ma in questo periodo sembra indispensabile una deroga.
Per questo i sindacati propongono di stare sì tre ore in strada, ma si potrà "passeggiare" per non rischiare un'insolazione.
Il vicesindaco Riccardo De Corato ha però replicato:
"E allora chiudiamo tutta la città al traffico. E poi togliamo dalle strade i netturbini, i giardinieri, gli operai, i muratori. Anche per loro fa caldo, o no? Sentiremo il comandante e insieme valuteremo"
Alla provocazione Roberto Miglio, del sindacato autonomo e della Rsu del Comune, ha risposto:
"Saranno responsabili di eventuali casi di malori o collassi degli agenti. Anche perché quella che chiediamo non è una regola valida per tutta l'estate. Ma almeno per le settimane più calde, non si può far finta di niente […] Non si tratta di un capriccio. Si tratta della salute di centinaia di lavoratori"