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Minorenni milanesi rubano zaini di coetanei a Gardaland, i soliti "figli della Milano bene"

Sarebbe proprio ora di finirla. E' abbastanza sconcertante leggere ancora accanto alle notizie di cronaca la dicitura "figli della Milano bene". L'ultima la leggiamo proprio oggi su Repubblica e Corriere: alcuni ragazzini "di buona famiglia" avevano chiesto ai genitori di passare una giornata a Gardaland, il famoso parco dei divertimenti.

Non contenti delle emozioni regalate dalle attrazioni hanno poi deciso di rubare gli zaini a una ventina di coetanei, che erano appena saliti su una giostra. Alcuni loro amici la scorsa settimana avevano compiuto un raid simile.

Ma il 'gioco' non è riuscito: i ragazzini sono stati acciuffati da alcuni carabinieri in borghese, che dopo il furto si erano messi sulle loro tracce.

Gli agenti sono riusciti a recuperare tutti gli zaini: i piccoli ladri non hanno portato via né soldi, né cellulari e alcuni non erano nemmeno stati aperti.

In caserma il gruppetto ha raccontato che "volevano solo provare il brivido del furto". Gli zaini li avrebbero abbandonati fuori dal parco.

Bisognerebbe rendersi conto una buona volta che il solo essere 'figli di imprenditori' o il solo frequentare determinate scuole non alleggerisce il fatto commesso.

Il provenire da un ceto sociale agiato non implica automaticamente aver sale in zucca. E così vivere in una situazione disagiata non implica automaticamente la delinquenza.

Prima di andare a cercare il mestiere dei genitori forse forse bisognerebbe interrogarsi sul perchè i ragazzini "di buona famiglia" commettono atti simili apparentemente "per gioco". "Per gioco" non ci si mette a rubare ai propri coetanei perchè si vuole provare un'emozione diversa.

Ci si augura solo che aver provato l' "emozione" della caserma dei carabinieri sia servito come lezione.

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