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Contro il racket degli alloggi abusivi gestito dalla criminalità organizzata, verrà potenziata la tolleranza zero di Aler

Era di qualche mese fa la notizia dell'arresto di Giovanna Pesco, soprannominata la "signora Gabetti", che gestiva, insieme con figlia e genero, l'occupazione abusiva degli appartamenti di via Padre Luigi Monti.

L'indagine che aveva incastrato la Pesco con un video in cui si mostrava la trattativa "nascosta" per la vendita di un alloggio abusivo, aveva messo in luce l'esistenza di un vero e proprio racket degli appartamenti Aler di cui l'associazione Sos Racket e Usura ha disegnato una mappa piuttosto esaustiva.

In una nota che compare sul sito, si legge che l'associazione "ha dimostrato che la maggior parte degli abusivi si è rivolta alle organizzazioni criminali per ottenere un alloggio. Tutto questo da tempo è a conoscenza dell'amministrazione milanese che ha ricevuto in questi anni migliaia di lettere, segnalazioni di protesta, denunce che sono rimaste a tutt'oggi inascoltate". 

Una trentina di strade cittadine e relativi stabili popolari a Milano vegetano stretti nella morsa senza scrupoli di organizzazioni criminali, siciliane o calabresi, come riporta anche il Corriere, responsabili dunque non solo di degrado e affari sporchi, tra cui l'inossidabile traffico di stupefacenti nel quartiere, ma anche di un commercio veloce veloce in cui lo straniero si può accaparrare un appartamento versando la modica somma di 1500-2000 euro, senza rimborso, ovviamente in caso di abbandono volontario dell'abitazione. Per un giro di affari di circa mezzo milione (fonte foto).

A questo punto un distinguo è d'obbligo: da un lato esistono milanesi dal reddito basso che, pur pagando mensilmente l'affitto per un modestissimo bilocale popolare sono ancora in attesa di venire regolarizzati e si accollano loro malgrado l'appellativo di "abusivi", dall'altro ci sono gli abusivi veri e propri, per lo più stranieri immigrati, vittime a loro volta di una rete criminale made in Italy.

A fare da controcanto alle 267 denunce con prova allegata pervenute all'associazione Sos Racket e Usura, si profila il potenziamento della "tolleranza zero" messo in campo dall'Aler stessa che, tramite le parole del suo direttore generale Domenico Ippolito, dichiara: "Gli abusivi? Nel 2010 passeremo a sanare gli stabili del demanio comunale che ora gestiamo noi".

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